Politica

Dialogo Terlizzi Popolare – PD, Volpe: «I Dem chiariscano»

La Redazione
Giuseppe Volpe
Dopo l'uscita di Parisi dal gruppo di centrodestra il consigliere de "La Corrente" chiede spiegazioni
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L'uscita dal gruppo di Terlizzi Popolare del consigliere comunale Pierre Parisi rischia di avere effetti anche all'interno della compagine di centrosinistra. Alla base dell'uscita del consigliere di centrodestra dal gruppo consiliare in cui aveva aderito sino a pochi giorni fa c'è la decisione del gruppo Popolare di guardare anche a sinistra, avviando un dialogo con il Partito Democratico in vista delle elezioni amministrative. 

A meno di due mesi dall'appuntamento elettorale, nessuno degli schieramenti è uscito allo scoperto in merito alla definizione delle coalizioni e alla scelta del candidato sindaco. La dichiarazione di Parisi rischia di complicare le cose all'interno del centrosinistra. Il consigliere comunale Giuseppe Volpe, esponente de "La Corrente", gruppo consiliare di sinistra, ha infatti pubblicamente chiesto al Partito Democratico spiegazioni in merito alle affermazioni di Parisi. 

«Basta inciuci e giochi di potere» scrive Volpe sulla sua pagina Facebook. «A poche settimane dal voto, uno dei gruppi consiliari più numerosi, Terlizzi Popolare, si è praticamente polverizzato (passa da 3 a 1 consigliere). Come mai??». E, citando TerlizziLive.it commenta: «Nell'articolo si dice "motivo del contendere è l'ipotesi di dialogo col Partito Democratico alla quale Terlizzi Popolare non si sta sottraendo in vista delle amministrative del prossimo giugno". Quindi il partito che fino ad ora ha governato e governa con la Destra starebbe dialogando con il PD in vista delle imminenti comunali? Ma stiamo scherzando?»

E rimarca: «Credo che il PD cittadino debba delle immediate spiegazioni alla città e uscire con una netta e pubblica presa di posizione contro ogni ipotesi di questo tipo. Perché è chiaro a tutti che è da escludere ogni possibilità di dialogo o accordo con chi ha portato questa città allo sfascio in questi 10 anni. È fuori da ogni logica, inaccettabile ed insostenibile».

 

martedì 5 Aprile 2022

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