Lo studio di fattibilità

Ecco come sarà il nuovo Ospedale del Nord Barese

Ospedale - Immagine generica
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La soddisfazione del consigliere regionale Saverio Tammacco
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È soddisfatto il consigliere regionale Saverio Tammacco dopo l’ok allo studio di fattibilità per la costruzione dell’ospedale del Nord Barese che ora potrà essere inviato a Roma per ottenere il via libera del Ministero.

«Una tappa fondamentale dell’iter per la realizzazione dell’ospedale e per le comunità di Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato, Bisceglie e Trani che ne beneficeranno direttamente. Finalmente la struttura comincia ad essere reale» afferma Tammacco

«Ringrazio i Sindaci Tommaso Minervini e Angelantonio Angarano delle città di Molfetta e Bisceglie, sulle quali ricadrà l’ospedale per aver avuto per aver lavorato con spirito collaborativo e di massima condivisione, dimostrando di avere a cuore gli interessi di un territorio che da troppo tempo aspetta risposte in merito alla salute dei cittadini. Ora la cosa importante è far conoscere ai cittadini quali caratteristiche avrà l’ospedale del nord barese e alcune delle suoi punti di forza» continua.

È lo stesso Savero Tammacco a fare una sintesi delle 150 pagine dello studio di fattibilità, descrivendo come sarà il nuovo ospedale.

Il nuovo ospedale del Nord Barese

Si tratterà di un ospedale di primo livello con 250 posti letto: due posti letto per stanza con schermature flessibili per garantire la privacy nonché l’inserimento di “family zone” per i parenti che assistono i pazienti.

Sarà, inoltre, dotato di un’area Emergenza-Urgenza, organizzata in tre aree distinte ma funzionalmente connesse tra loro quali il Pronto Soccorso e l’area di Osservazione Breve Intensiva per adulti; il Pronto Soccorso e l’area di Osservazione Breve Intensiva Materno – Infantile; l’area di diagnostica dedicata. Tutte e tre le aree, potranno contare su strumentazioni di ultima generazione.

Il blocco operatorio prevede 5 sale operatorie di cui 1 per interventi ad alta complessità, 1 per ortopedia, 2 per chirurgia di base e otorinolaringoiatria e 1 per la gestione delle emergenze; il blocco operatorio comprende anche 1 sala ibrida e 2 sale di Day Surgery.

Grazie alle attrezzature di ultima generazione,  il chirurgo potrà essere guidato durante gli interventi in scopia radiologica; si potrà preparare l’intervento chirurgico attraverso l’interfacciamento delle immagini morfologiche e funzionali e i modelli integrati 3D, con i “punti di repere” dei sistemi di navigazione installati sul paziente posto sul letto operatorio; si potrà verificare il corretto esisto degli interventi effettuati sul paziente (impianti di protesi, sonde, cateteri, ecc.).

Altro blocco del nuovo ospedale sarà il Blocco Parto.

Il  punto nascita di I livello permetterà di effettuare fino a 1.200 parti annui. Sarà costituito da 3 sale travaglio/parto; 1 sala per tagli cesarei; 1 sala per parto in acqua.

Il piano di fattibilità prevede  anche un efficiente servizio di Diagnostica per immagini con prestazioni specialistiche per pazienti interni ricoverati e per pazienti ambulatoriali esterni. Previste le prestazioni di radiologia convenzionale, Ecografia diagnostica pediatrica e dell’adulto (ECT); TAC, Risonanza magnetica, Ortopantomografia, Diagnostica senologica mammografica.

Un ospedale all’avanguardia degno di questo nome, che secondo i tempi previsti dallo studio di fattibilità seguirà un cronoprogramma di realizzazione di sei anni. Una tempistica da sogno, ma chi non spera che i sogni si avverino?

Nelle more della costruzione, continuo a lavorare affinchè l’attuale ospedale Don Tonino Bello, in decadenza, possa essere riqualificato sia sotto l’aspetto strutturale che con l’assunzione delle risorse umane necessarie. Saranno questi interventi a traghettare i territori verso l’ospedale del futuro”.

martedì 26 Luglio 2022

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