Nell’anniversario della caduta storica del fascismo in Italia, avvenuta il 25 luglio 1943, giovedì scorso Anpi, Arci e Cgil di Terlizzi hanno rievocato con un gesto simbolico la famosa “pastasciutta antifascista”.
“La Pastasciutta Antifascista ricorda la pastasciutta offerta dalla famiglia Cervi a tutto il paese di Gattatico, vicino Reggio Emlia, il 25 luglio 1943 in occasione dell’arresto di Mussolini e alla conseguente caduta del Regime Fascista. La famiglia Cervi, animata da profondi sentimenti antifascisti, ebbe un ruolo attivo nella lotta partigiana, tanto che a dicembre dello stesso anno i sette fratelli Cervi furono barbaramente trucidati dagli oppressori nazi-fascisti”, scrivono le tre organizzazione in un comunicato congiunto.
“Con questa iniziativa Anpi, Arci e Cgil hanno voluto ribadire anche a Terlizzi che ‘il Fascismo non è un’opinione’ ma un crimine fondato sulla negazione della libertà, sul razzismo e sulla guerra. Al contrario, la Repubblica Italiana con la sua Costituzione si fonda sui valori di libertà, solidarietà e pace, gli stessi ideali che hanno ispirato l’azione e il pensiero di Don Pietro Pappagallo e del Professor Gioacchino Gesmundo”, continua la nota.
Nell’occasione presso la Camera del Lavoro di Corso Vittorio Emanuele II a Terlizzi è stata scoperta la targa della sezione locale, dedicata ai due martiri terlizzesi. A seguito della cerimonia, a cui ha partecipato Pasquale Martino, membro del comitato provinciale Anpi di Bari, gli associati hanno onorato la celebrazione con un piatto di pastasciutta e un bicchiere di vino.