La Carovana della prevenzione di Komen Italia è in questi giorni in Puglia per offrire in sei comuni della regione una straordinaria opportunità di diagnosi precoce, mettendo a disposizione della popolazione femminile le più elevate professionalità specialistiche e le apparecchiature più moderne per gli screening senologico, ginecologico e dermatologico, oltre che per visite nutrizionali, shiatsu e lotta al tabagismo.
Le tre speciali unità mobili ad alta tecnologia della Carovana sono ospitate nelle principali piazze cittadine per favorire un accesso immediato e diretto alle numerose prestazioni disponibili, salvaguardando la privacy delle donne.
«Vogliamo svolgere un’azione di utilità sociale concreta, in favore di tutte coloro che hanno bisogno del nostro aiuto per mettere al sicuro la propria salute – afferma Linda Catucci, presidente del Comitato Puglia di Susan G. Komen Italia -. Con il contributo di tanti specialisti, intendiamo attuare un importante programma di prevenzione con più di mille visite senologiche, ginecologiche e dermatologiche, oltre a esami per la diagnosi precoce dei principali tumori che insidiano il benessere delle donne».
La prima tappa è stata Terlizzi (dal 9 all’11 novembre), seguita da due città del Gargano, Monte Sant’Angelo (12 novembre) e Zapponeta (13 novembre). A Taranto (il 14 novembre) l’iniziativa è stata promossa dalla Camera di Commercio, mentre ieri è stata l’azienda Bosch di Bari a ospitare la Carovana in una significativa attività di prevenzione in fabbrica, sul luogo di lavoro di centinaia di donne. Ecco i risultati della tre giorni terlizzese:
Lesioni rilevate:
“La Carovana – precisano i Volontari che si sono sacrificati per la buona riuscita dell’iniziativa – deve essere solo una tappa di un percorso che conduca la popolazione locale a raggiungere livelli di screening simili al resto d’Italia. Un sogno, che deve diventare un traguardo da raggiungere con l’aiuto di tutti, a cominciare dalle Amministrazioni locali e dagli Organi gestionali del Servizio Sanitario Regionale”.
A fine Carovana è stato consegnato al professor Marco Moschetta, responsabile della Senologia del Policlinico e coordinatore dello screening senologico della Asl, un elenco di circa 109 donne in età di screening che:
– o non hanno mai avuto un avviso;
– o l’hanno avuto, l’hanno trascurato e non hanno avuto alcun sollecito;
– o non sono più state chiamate a controllo.
“Ci è stato garantito per queste donne un sollecito richiamo, distribuendole tra i vari (pochi, purtroppo!) Centri senologici sul territorio”, conclude l’Apo.