Politica

«Perché tanti uccelli morti per la città? Quali presidi medico-chirurgici usa Asipu?»

La Redazione
Daniela Zappatore
I consiglieri Volpe e Zappatore depositano una interrogazione a sindaco e assessore competente
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Da più parti, in città, stanno giungendo segnalazioni di uccelli e pulli caduti dai nidi, come intontiti, all’indomani dei primi trattamenti antilarvali e antiparassitari effettuati in questo mese.

Molti sono i cittadini che ipotizzano una stretta correlazione tra questi spiacevoli ritrovamenti e la qualità dei presidi medico-chirurgici utilizzati per l’intervento dall’Asipu, che pure ha suggerito in un’avvertenza pubblica alcune misure prudenziali per i cittadini, come il “tenere porte e finestre chiuse durante il passaggio del mezzo adibito alla disinfestazione, “non lasciare derrate alimentari all’esterno durante l’esecuzione delle disinfestazioni” e “non lasciare animali domestici esposti alla disinfestazione”.

I consiglieri di opposizione Zappatore e Volpe hanno depositato in merito una interrogazione per conoscere meglio lo stato dell’arte. “Che tali interventi siano non del tutto innocui è cosa risaputa, tant’è che i cittadini contestualmente all’effettuazione degli stessi trattamenti, sono invitati ad adottare diverse e molteplici misure prudenziali”, scrive nella sua istanza Daniela Zappatore. “A seguito dei primi trattamenti si sono moltiplicate le segnalazioni di uccelli, molti dei quali appartenenti a specie protette, trovati morti o in fin di vita perché intossicati, cosa questa mai accaduta in precedenza”.

La richiesta è che il sindaco e l’assessore competente “interloquiscano immediatamente con i responsabili dell’Asipu per capire, in primis, che tipo di presidio medico chirurgico si stia utilizzando”. “Il dubbio alquanto lecito è che, se il prodotto è altamente velenoso per gli uccelli, possa esserlo anche per gli uomini , et ante omnia per quale motivo si stiano utilizzando degli idranti che non nebulizzano il prodotto ma creano un effetto pioggia che risulta particolarmente ed ulteriormente nocivo. Il tutto per accertare eventuali responsabilità, ma soprattutto per evitare che, questo ulteriore scempio ambientale possa accadere nuovamente”, conclude Zappatore.

martedì 19 Giugno 2018

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