Consegnati stamattina, nel corso di una pubblica cerimonia, il brevetto e la Croce al Merito di Guerra al novantenne Gioacchino Oreste, figlio del Carabiniere Domenico Oreste, caduto durante la Seconda Guerra Mondiale in seguito all’affondamento della nave Galilea al largo di Patrasso.
Alla celebrazione, svoltasi nella Sala consiliare del Comune di Terlizzi, hanno preso parte alcuni familiari di Oreste, il sindaco, l’onorevole Gero Grassi, le associazioni combattentistiche e d’arma e una delegazione di studenti degli istituti scolastici terlizzesi.
Il militare Domenico Oreste risulta ufficialmente disperso dal 29 marzo del 1942 nel mar Ionio a causa dell’affondamento del Piroscafo Galilea. La nave, salpata da Patrasso e diretta a Bari, riportava in Patria gli alpini del Battaglione Gemona ed un nucleo di scorta dei reali Carabinieri, di cui Oreste faceva parte.
Su 1329 imbarcati persero la vita 1050 uomini, in pratica l’intero battaglione Alpino. Tra i superstiti il sergente Giovanni Bergoglio, cugino di secondo grado di Papa Francesco.
La storia di Domenico Oreste, morto a 38 anni quando era già padre di sei figli, è una di “quelle piccole storie di paese che fanno grande la storia di Italia”, scrive Gero Grassi nel libro dedicato al Carabinieri terlizzese e all’affondamento della nave Galilea. Questo riconoscimento, sia pure a distanza di alcuni decenni, rende onore al suo sacrificio.