Sono partite ieri le chiamate informative della Croce Rossa Italiana alle persone scelte dall’Istat per sottoporsi gratuitamente al test sierologico che attesta o meno la presenza nel sangue di anticorpi al Coronavirus.
Terlizzi è infatti tra i Comuni scelti per effettuare i test di sieroprevalenza avviati dal Ministero della Salute e dall’Istat su scala nazionale. In città non c’è una sede della Croce Rossa e sarà la sezione di Molfetta a effettuare le chiamate. I volontari della Croce Rossa fungono come una sorta di call center e contattano i nomi da una lista fornita dall’Istat.
Saranno circa 80, stando alle stime fatte sugli altri paesi coinvolti, i terlizzesi che potranno partecipare al test. Un numero preciso e reale potrà essere dato solo nei prossimi giorni. Non sarà possibile prenotarsi per effettuare il test, né verranno sostituiti i nominativi che non vorranno aderire.
Il rischio è che il test a campione non possa basarsi su una mole di dati sufficientemente valida perché sono in tanti che rifiutano di sottoporsi tanto da spingere l’epidemiologo a capo della task force pugliese, Pierluigi Lopalco a fare un appello e chiedere ai pugliesi di partecipare.
Uno degli ostacoli maggiori – come riferiscono dalla sezione molfettese della Croce Rossa – è il numero di telefono utilizzato per contattare le persone, spesso scambiato per quello di un call center. L’invito è quello di rispondere nel caso si venga chiamati da un numero che cominci con 06.5510: è il numero della Croce Rossa.