Cronaca

Il 2 giugno ricordato dall’Amministrazione Comunale e dal Liceo Classico “Sylos”

Nico Andriani
Nel pomeriggio corteo delle autorità e serata sul tema dei diritti umani e della Costituzione
scrivi un commento 6

Il 2 giugno a Terlizzi si è dimostrato essere un importante momento di riflessione circa l’attualità della Costituzione e il presente nel quale viviamo, 62 anni dopo il referendum costituzionale del 1946, all’indomani dell’oppressione nazifascista e del secondo tragico conflitto mondiale, che fece dell’Italia una repubblica.
rnNel pomeriggio dapprima il corteo composto dalle autorità civili e militari, dalle associazioni d’arma e combattenti con la deposizione di una corona al monumento dei caduti e il conseguente discorso del Sindaco di Tria, per passare alla serata organizzata dal Comune di Terlizzi e dal Liceo Classico “Sylos” sul tema “La promozione dei diritti umani attraverso la difesa della Costituzione”.
rnI ragazzi del Liceo Classico, accompagnati dai loro docenti, hanno organizzato uno stand e un percorso musicale su canzoni simbolo della lotta per i diritti umani, come quelli sulle donne e sui bambini, e sui messaggi contro la guerra, a volte con forti parole di denuncia come quelle de Il mio nome è mai più e di Generale, o attraverso commoventi parole quasi sussurrate, come quelle di Imagine di John Lennon.
rnLe canzoni, accompagnate da video preparati dagli stessi studenti, trattavano i temi contenuti nelle parole stesse, partendo dall’approfondimento della Costituzione e dai Diritti Fondamentali dell’Uomo, in occasione appunto del 2 giugno e del 60° anniversario della Costituzione Italiana, nella convinzione che la Costituzione deve rimanere uno strumento di tutela dei diritti umani e civili, attraverso argomenti che sono un incontro tra passato e presente per aiutare a comprendere la situazione politica e sociale italiana attuale.
rnIl ricordo e l’importanza di tali avvenimenti e sensibilità nelle parole del Sindaco di Tria, intervenuto anche alla serata del Liceo “Sylos”, che ha ricordato il ruolo di “stella polare” della Carta Costituzionale, ricalcando quelle stesse parole utilizzate dal Presidente della Repubblica Napolitano: “non possiamo fare a meno di ricordare e riflettere, tornando col pensiero a 62anni fa a quell’Italia, a quegli italiani e ai padri della nostra Costituzione: loro avevano in mente un’Italia capace di dare libertà, giustizia e pari opportunità, che crescesse attraverso la costituzione, esaltando la concordia tra i cittadini, il rispetto reciproco tra le forze politiche e la parti sociali, per il bene e il progresso di tutti.
rnOggi assistiamo un profondo travaglio che rischia di minare le fondamenta del sistema democratico italiano. È un pericolo che avvertiamo insieme al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel suo discorso ha affermato di non poter tacere le sua preoccupazione per il crescere di fenomeni che costituiscono la negazione dei principi e dei valori costituzionali, fenomeni di intolleranza e violenza, violenza contro la sicurezza dei cittadini, contro lo straniero e insofferenza verso legittime decisioni dello stato democratico.
rnIl capo dello Stato ha chiesto a quanti, cittadini e istituzioni, che condividono questa preoccupazione, di fare la loro parte nell’interesse generale, per fermare ogni rischio di regressione civile della nostra Italia. Il baluardo contro il degrado civile e morale è ancora oggi la costituzione del 1948, autentica tavola dei valori e dei principi in cui riconoscersi, dei diritti e dei doveri da rispettare.
rnLa Costituzione è figlia di un periodo in cui le fortissime contrapposizione politiche hanno trovato modo di ricomporsi, grazie ad una forte tensione etico-civile, con un metodo rigoroso, utilizzando gli strumenti costituzionali adeguati, coinvolgendo la classe politica ma anche le massime competenze del tempo, giuristi ed economisti; questo è un importante insegnamento anche per gestire un momento difficile come quello del nostro presente.
rnLa Carta Costituzionale è ancora uno strumento agile e attuale che non può essere modificato sulla scorta delle tensioni del momento, conoscerla significa apprezzarla e radicarla nei cuori e nelle menti.
rnRingrazio per questo il Liceo Classico per le iniziative messe in campo per il 60° anniversario della costituzione, interpretando il vero ruolo della scuola pubblica.
rnCelebrare il 2 giugno è anche celebrare la nostra costituzione, onorare i simboli della nazione, esprimere un sentimento di appartenenza e comunanza patriottica, non significa fare vuota retorica; il 2 giugno è anche la festa delle nostre forze armate, una festa guadagnata sul campo, con l’impegno quotidiano di chi assicura a tutti noi legalità e sicurezza.
rnRendiamo onore anche a loro quest’oggi e a tutti coloro che in questi anni di democrazia hanno sacrificato la loro vita per combattere la criminalità organizzata, per difendere la nazione e per portare solidarietà e pace in tutti gli angoli del paese.
rnUno speciale ringraziamento va a tutti i telrizzesi che, vestendo la divisa delle nostre forze armate, operano negli scenari del Libano, dell’Aghanistan e delle altre aree critiche cui viene demandato all’Italia il compito di portare pace, libertà e giustizia.
rnPace, libertà e giustizia avevano in mente don Pietro Pappagallo, Gioacchino Gesmundo e tutti gli italiani morti negli anni terribili del 2° conflitto mondiale, questa è anche la loro festa, e a loro va il nostro ricordo e il nostro commosso grazie.

martedì 3 Giugno 2008

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti