Cronaca

Gli effetti dell’ultimo nubifragio su un’intera area di Terlizzi

Nico Andriani
Da via Piscina Nuova a via de Paù si rinnova un'emergenza lunga 10anni
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Il nubifragio che si è scatenato due giorni fa sul paese ha riportato in piedi un problema che interessa una specifica parte della città, sempre nei pressi del sottopasso di via Mazzini con le relative responsabilità da imputare, la cosiddetta “grave”, la zona più bassa di Terlizzi, quella che si raccoglie da via de Paù a via Mazzini, la zona che affianca la linea ferroviaria.
rnLe foto che riportiamo testimoniano come le cantine e gli scantinati di vico raffaello, via Piscina Nuova e delle zone limitrofe si siano completamente allagati, riproponendo una situazione drammatica non nuova per i residenti.
rnRecenti ispezioni dell’ASL di Andria infatti, hanno evidenziato la presenza di acqua sorgiva e piovana interstiziale sotto le abitazioni di quell’area, che spesso risale, anche non a seguito di piogge, allagando i sotterranei, oltre ad acque derivanti dalla fogna bianca e a quelle delle tubature dell’acquedotto.
rnTale situazione infatti ha risultato avere varie concause e relativi responsabili: per alcuni allagamenti si trattavaa di acqua dell’acquedotto derivante dalla vecchia rete idrica e pertanto interventi dell’acquedotto pugliese stesso hanno risolto il problema, per altri il problema derivava dalla fogna bianca e con interventi mirati si è risolto il problema.
rnPer altri invece la situazione è più complessa, perchè si parla anche del naturale percorso di scolo dell’acqua piovana completamente stravolto nel corso degli anni, ed è così che l’acqua piovana trova il suo “naturale” percorso di scolo inondando le strade e gli abitati della zona. Ad oggi questo problema non si risolve.
rnIn principio i canali di raccolta dell’acqua di quella zona, che raccoglie le acque di scolo di via Mazzini e via Tripoli, passavano sotto la linea della ferrovia fino ad arrivare alla via di Giovinazzo ma, più di una decina di anni fa, i lavori consentiti alla ditta Scianatico per permettere il passaggio sotterraneo dei mattoni da un lato all’altro della strada, hanno bloccato tali scoli naturali, creando questi disagi (anche nell’allagamento del sottopasso, il mancato funzionamento delle pompe è sembrato potuto essere imputabile all’argilla dei depositi della ditta che, mischiandosi con l’acqua e trascinata per i canali sotterranei, ha finito per bloccarne il funzionamento).
rnQuesto è stato quanto imputato alla stessa ditta da alcuni abitanti della zona, che, facendole causa, hanno fatto in modo che si creassero ulteriori canali per sopperire al problema degli scoli che però si è solo attenuato per quell’area: a detta degli abitanti di Piscina Nuova infatti, basta un acquazzone di dieci minuti per allagare nuovamente la strada (due giorni fa, in questa stessa area dotata dei nuovi canali, si è toccata quota 30 cm) ed il problema inoltre si è spostato maggiormente verso via de Paù, dove lo scorrimento continua ad avere difficoltà ad essere canalizzato.
rnTutto questo è dovuto anche ad un’ulteriore emergenza, perchè i canali della fogna bianca hanno bisogno di una pulizia che manca da dieci anni e per la quale è stato fatto un ulteriore sollecito all’ufficio tecnico comunale proprio a seguito del nubifragio e del recente nuovo allagamento.
rnLa via fognaria, oltre all’innaturale sistema di canalizzazione delle acque, resta pertanto uno dei problemi principali per la “grave”, dove l’acqua piovana spesso finisce per fare pressione sui canali della fogna, sia bianca, che nera, provocando la fuoriuscita di melma dalle grate.

sabato 7 Giugno 2008

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