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Scuola, illegittimi gli accorpamenti degli istituti. Tutto da rifare anche a Terlizzi

La Redazione
Corte Costituzionale
Sentenza della Corte Costituzionale che smonta gli istituti comprensivi con oltre 1000 alunni.
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La Corte Costituzionale con la sentenza n. 147 depositata il 7 giugno 2012 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell’obbligo di accorpamento in istituti comprensivi delle scuole del primo ciclo (infanzia, elementari e medie) così come previsto dall'articolo 19, comma 4, della legge 111/2011.
La legge in questione ha comportato l’abrogazione di decine di direzioni didattiche e scuole medie autonome per favorire la creazione di Istituti Comprensivi (istituti con classi di scuola elementare e media) che però, per mantenere la dignità di istituzione scolastica autonoma, dovevano raggiungere il numero minimo di mille iscrizioni: sono nati così mega istituti spesso che hanno in taluni casi raggiunto i 1500 alunni!

A Terlizzi, per dare seguito alle indicazioni di accorpamento degli istituti, il Comune a novembre dello scorso anno aveva fatto questa proposta, che riportimao testualmente dalla relativa delibera:

Istituzione di 2 Istituti Comprensivi delle scuole dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado e di una Direzione Didattica (plessi di Scuola dell'Infanzia e di Scuola Primaria), attraverso un percorso programmatico triennale.
DIREZIONE DIDATTICA 1° Circolo Pappagallo: Primaria Pappagallo – 40 classi; Scuola Infanzia "Via Tripoli" 6 classi; Sc. Infanzia "Viale Pacecco" 1 classe; Scuola Infanzia Campo Sportivo 4 classi; TOTALE alunni n. 1024.
ISTITUTO COMPRENSIVO: Sec. 1° Grado Moro – Fiore 18 classi; Primaria Don Bosco/Viale Indipendenza – 12 classi; Scuola Infanzia De Napoli – 6 classi; Scuola Infanzia San Remo – 4 classi; Scuola Infanzia Pacecco – 4 classi; TOTALE alunni n. 1029.
ISTITUTO COMPRENSIVO: Secondaria 1° Grado Gesmundo – 22 classi; Primaria Don Bosco Via Millico – 18 classi; Scuola Infanzia "Sarcone" – 3 classi; TOTALE alunni n. 1025.

Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, questo provvedimento va rimesso in discussione. Su questa vicenda, si è espresso il sindacato di categoria Flc Cgil della Provincia di Bari: «Noi avevamo rivolto un accorato appello ai presidenti Vendola, Schittulli e ai sindaci della provincia chiedendo di rinviare, con una moratoria,  ogni procedura di dimensionamento scolastico per salvaguardare gli interessi di studenti e famiglie a ricevere un’offerta formativa adeguata e, possibilmente, potenziata su tutto il territorio comunale.
I danni provocati nella provincia di Bari dall’applicazione della norma con 42 dimensionamenti di istituzioni del I ciclo (infanzia/elementare/media), secondo quanto previsto dalla relativa delibera regionale, sono stati enormi: migliaia di famiglie lamentano l’interruzione della continuità didattica e lo spostamento degli uffici di segreteria, mentre le lavoratrici e i lavoratori della scuola affrontano il fenomeno di soprannumerarietà e della mobilità coatta; una su tutte: 54 Direttori di segreteria sono oggi perdenti posto e in attesa di una improbabile ricollocazione con uno spreco di risorse umane che si poteva/doveva evitare!
»

venerdì 8 Giugno 2012

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