Politica

L’Associazione Polizia di Stato ammonisce il socio che aveva definito Gesmundo “un terrorista”

La Redazione
Si è scusato il socio dei volontari della polizia che aveva definito Gesmundo "un terrorista"
Le scuse ufficiali sono state fatte dal presidente dell'Anps Cipriani nel corso di un incontro svoltosi nella sede del Comune alla presenza del sindaco e della delegazione Anpi romana. Il socio non sarà espulso dall'Anps
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L’Associazione Polizia Nazionale di Stato si è scusata formalmente per l’episodio accaduto ieri mattina nel corso della celebrazione istituzionale per i martiri terlizzesi dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, quando un socio dell’Anps ha gridato a un militante della sezione romana dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiano “Don Pietro Pappagallo” “Gesmundo era un terrorista!”.

Le scuse sono arrivate in un incontro tenutosi questo pomeriggio presso la sede provvisoria del Palazzo di Città al nuovo Mercato dei Fiori, che ha visto la presenza del sindaco Ninni Gemmato e del Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Gruppo di Volontariato Puglia, Andrea Cipriani, oltre che del consigliere di opposizione Giuseppe Volpe e ai delegati dell’Anpi di Roma. L’autore del gesto è stato ripreso formalmente dai vertici dell’Anps di Terlizzi, che nell’occasione hanno donato una targa dell’associazione alla delegazione romanda dell’Anpi, trattenutasi in città ancora oggi. Si chiude così nel migliore dei modi un episodio spiacevole, che avrebbe potuto costituire un pericoloso precedente per la convivenza democratica in città.

“Così si comporta chi ha memoria, così si isolano elementi che fanno male alla nostra comunità civile e democratica. È andata molto bene – ha commentato La Corrente in una nota -. È stato un bel momento di democrazia, degno di un paese civile. L’associazione nazionale della polizia, attraverso il suo presidente, si è scusata con la delegazione Anpi e ha detto che il volontario sarà richiamato e verranno presi dei provvedimenti. Da parte sua Mario Iatonna – il componente Anpi aggredito -, dispiaciuto dell’accaduto, ha recriminato il fatto che non ha avuto la possibilità di replicare al signore che gli ha gridato quella frase perché dopo averla gridata è andato via”.

Tuttavia, il militante dell’Anpi – precisa il movimento politico di sinistra – “ha chiesto al presidente di non cacciarlo dall’associazione ma di farlo riflettere e capire che ha sbagliato clamorosamente”. Il gesto – ha sottolineato – non cambia assolutamente la sua opinione su Terlizzi e i terlizzesi, comunità accogliente e aperta. Il sindaco Gemmato – conclude La Corrente – “si è assunto l’impegno di parlare personalmente col responsabile di tale gesto, che ha lasciato tutti increduli. Poi ha accompagnato la delegazione nel parcheggio non prima di aver fatto vedere il nostro mercato dei fiori. La delegazione è ripartita poco fa per Roma”. Tutto è bene ciò che finisce bene.

lunedì 25 Marzo 2019

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