Le dimissioni

Vendola lascia l’assessorato: troppo bassa l’indennità di carica

Antonio Vendola
L'architetto Antonio Vendola
Il suo ruolo in giunta è risultato incompatibile con il ruolo di dirigente nel Comune di Corato
scrivi un commento 1833

È durata soltanto pochi mesi l’esperienza da assessore del Comune di Terlizzi di Antonio Vendola, nominato da Michelangelo De Chirico nella sua giunta come responsabile dei lavori pubblici e urbanistica.

L’architetto terlizzese, dirigente nel Comune di Corato, ha protocollato le sue dimissioni irrevocabili da assessore: non avrebbe potuto, infatti, svolgere contemporaneamente la funzione di dirigente di un comune con popolazione al di sopra dei 15mila abitanti e quella di assessore di un altro comune con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Per poter rimanere in giunta, dunque, Vendola ha dovuto chiedere l’aspettativa non retribuita al Comune di Corato in attesa del pronunciamento del Tar al quale il professionista ha presentato ricorso.

Una rinuncia, in termini economici, evidentemente non sostenibile per l’assessore dimissionario che ha preferito tornare al suo posto di lavoro e rassegnare le sue dimissioni.

L’esigenza di provvedere al sostentamento familiare sarebbe stata palesata, secondo voci di corridoio, nella stessa lettera di dimissioni che il professionista terlizzese ha inviato al sindaco De Chirico ma anche al sindaco di Corato De Benedittis. Una lettera che, al momento, non è stata ancora resa pubblica.

Oggi Vendola è tornato in Comune, a Corato. Una grana per il sindaco De Chirico che dovrà rimediare ad una assenza importante e dovrà presto assegnare le deleghe strategiche sinora detenute da Antonio Vendola.

 

Il commento del Sindaco De Chirico

L’architetto Vendola ha dato ennesima prova di chiarezza e onestà intellettuale, oltre che di trasparenza.

Onestamente auspico che il TAR si esprima nel più breve tempo possibile in quanto i programmi avviati dall’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici in questi pochi mesi di lavoro sono stati davvero tanti e soprattutto visibili (si pensi a via Macello, a via Vecchia Sovereto, alle interlocuzioni scritte e già riscontrate con gli enti sovraordinati sul teatro Millico, su Palazzo di Città, su aree a servizi inserite nel Piano Triennale Opere Pubbliche e tantissimo altro).

È’ davvero anomalo che la legge precluda ad un cittadino, già dirigente in altro comune, di poter prestare la propria professionalità e dimostrare il proprio amore per la propria città attraverso un incarico politico.

Ai fini della incompatibilità, che differenza esiste tra un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti ed uno inferiore, della stessa regione e di regioni diverse? Comunque vada, non posso che essere grato all’amico, prima ancora che al professionista, Antonio Vendola, per essermi stato sempre accanto anche umanamente nell’avvio di questa nuova esperienza politico-amministrativa e per aver dato lustro alla neoeletta amministrazione comunale, con impegno quotidiano e di qualità.

Mi consola la rassicurazione che, anche se in sedi diverse o in forme indirette, Antonio non farà mancare il suo contributo.

martedì 15 Novembre 2022

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti