Cristo Morto
Venerdi santo

Il culto popolare dei Misteri di Terlizzi raccontato da alcuni scatti inediti

Mariarita Rana
Mariarita Rana
Una notte, tra le piú suggestive e attese di sempre, simbolo di Fede e fervida devozione. Gli scatti inediti di Simone Angarano
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Si è svolta ieri, venerdì 7 Aprile 2023, la Processione dei Misteri a Terlizzi: una notte, tra le piú suggestive e attese di sempre, simbolo di Fede e fervida devozione.

Nell’ordine i Misteri sono: il Redentore, scultura lignea ottocentesca del terlizzese Giuseppe Volpe, sito nella Chiesa della Misericordia e condotto da laici; le preziose statue seicentesche di Gesù nell’orto degli ulivi, sito nella Chiesa di Santa Lucia, e l’Ecce Homo, della Chiesa dei SS. Medici, portati rispettivamente da un gruppo laicale e dalla Confraternita dei SS. Medici e della Madonna delle Grazie; Gesù porta croce frustato, statua lignea della Chiesa di San Giuseppe, portata dall’ omonima confraternita; il gruppo statuario di Gesù Crocifisso, Maria Addolorata, Maria Maddalena e San Giovanni della Chiesa del SS. Crocifisso, portato dalla Confraternita della Madonna di Sovereto; la Pietà, statua in cartapesta della Chiesa della Madonna del Riposo, portata dal gruppo laicale; la bellissima statua di Cristo Morto, seguita dal quadro dipinto su tela della Sindone, entrambi affiancati da una coppia di carabinieri in alta uniforme, provenienti e condotti rispettivamente dalla Chiesa della Madonna di Costantinopoli dal gruppo laicale e dalla vecchia Chiesa della Madonna della Stella, portato dall’omonimo sodalizio.

Seguono ancora l’Addolorata, statua vestita proveniente dal Santuario della Madonna del Rosario, portata dall’ omonima Confraternita e le SS. Reliquie, entrambe conservate in Cattedrale, della Spina Santa, portata dalla Confraternita di San Gioacchino, e il Legno Santo, portato dall’ Arciconfraternita delle Stimmate di San Francesco e provenienti la prima dalla Chiesa di Sant’ Ignazio, e la seconda dall’ Oratorio di San Francesco.
Questi due ultimi Misteri vengono incensati frequentemente per tutta la durata della Via Crucis.
Punto di partenza canonico della Processione, Piazza Don Tonino Bello, da cui si snoda il composito corteo seguendo il seguente itinerario: Corso Umberto, Piazza Cavour, via Mazzini, via Flavio Gioia, via Tripoli, via XX Settembre, viale Roma, viale Roma (lato villa), Corso Vittorio Emanuele, per poi tornare in Piazza Cavour. In questa piazza, ai piedi della torre millenaria del castello normanno, sin dalla mattina del Venerdì Santo, viene montata una grande croce di legno sotto cui ha preso la parola S. E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta: “Vi auguro la forza del perdono e della misericordia, affinchè possiate sempre alimentare la fiaccola della Fede, attendendo l’alba di un nuovo giorno di vita e di luce” sostiene.
È ormai mezzanotte quando la Via Crucis volge al termine: la banda cittadina, secondo la tradizione, accompagna suonando le ultime marce funebri, la spoglia esanime di Cristo Morto fino alla Chiesa della Madonna di Costantinopoli.
Qui di seguito alcuni scatti inediti ad opera di Simone Angarano.

sabato 8 Aprile 2023

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