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“Disuguaglianze sociali e rivoluzione culturale”: i temi della serata di ieri in Pinacoteca

Mariarita Rana
Mariarita Rana
Salute, longevità, accesso ai diritti: la misura delle grandi fratture sociali
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Si è svolta nella serata di ieri, 22 Maggio, alle ore 19.30, presso la Sala Conferenze della Pinacoteca “M. De Napoli”, l’appuntamento a cura dell’associazione culturale Un Panda sulla Luna con il patrocinio del Comune di Terlizzi,  che ha previsto la presentazione del volume “Vite disuguali – salute, longevità , accesso ai diritti: la misura delle grandi fratture sociali” (Il Mulino AREL) a cura di Marianna Madia, parlamentare PD e dal 2014 al 2018 ministra per la Pubblica Amministrazione nei governi Renzi e Gentiloni, promotrice della riforma che porta il suo nome.

A causa di alcuni ritardi con il volo aereo, l’autrice non ha avuto modo di presenziare personalmente all’evento. In seguito al saluto istituzionale del Sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, di grande rilevanza gli interventi del Sindaco della città metropolitana di Bari e presidente ANCI Antonio Decaro, il giornalista e scrittore Nichi Vendola e la docente di Urban Policies al Politecnico di Milano Cristina Tajani, tra le autrici e gli autori dei contributi collettivi inseriti nella pubblicazione.

Alla luce degli effetti delle crisi – sanitaria, economica e sociale – che hanno investito l’Italia (e non solo l’Italia) negli ultimi anni, il tema del divario sociale tra benessere e condizioni di necessità si va allargando e si manifesta in tanti ambiti, ma trova la sua più tangibile espressione nelle aspettative di vita e nella disponibilità di cura. La capacità di prevenire le malattie e le possibilità di vivere una vita salutare dipendono da politiche sanitarie, economiche, educative, sociali e ambientali indispensabili per ridurre le disuguaglianze.

Un dialogo intenso, che focalizza la sua attenzione sulle disuguaglianze nella salute e nella mortalità socialmente determinate.  Un’aspettativa diversa, quella di definirle preoccupazione primaria delle politiche economiche, educative, sociali, ambientali e di salute pubblica che entra in contrasto con una consapevolezza differente: la consapevolezza di queste tematiche è ancora troppo modesta.

Un confronto che ha suscitato diverse riflessioni, di natura politica ma soprattutto sociale, creando i presupposti per quella che a tutti gli effetti costituirebbe una vera rivoluzione culturale.

“La politica si è inginocchiata di fronte all’estremo potere dell’economia finanziaria” sostiene il giornalista e scrittore Nichi Vendola, discutendo di spesa storica, di autonomia differenziata e di ingiustizia sociale.

“Non esiste solo la povertà economica, ma esiste anche quella culturale, educativa, sanitaria fino a giungere al grande tema della marginalità. Noi amministratori locali viviamo quotidianamente la disuguaglianza nel rapporto con i cittadini: è dovere del Sindaco non tirarsi mai indietro di fronte ad una richiesta d’aiuto e mettere in circolo tutte le risorse e le energie necessarie per donare dignità a chi verte in situazioni di povertà assoluta. Se non si presta attenzione alle disuguaglianze culturali, rischiamo una rivolta sociale” afferma Antonio Decaro, Sindaco della città metropolitana di Bari e presidente ANCI.

“Tornare a far sentire protagonisti della propria storia le persone attraverso una mobilitazione collettiva”: questa è la rivoluzione che il miracolo della partecipazione politica, secondo Cristina Tajani, potrebbe salvare dalla dilagante disuguaglianza sociale di cui siamo testimoni.

martedì 23 Maggio 2023

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Michele
Michele
11 mesi fa

Tutta gente da 10÷20.000 euro al mese ..che parla di disuguaglianza sociale….