Non capita di certo tutti i giorni di suonare al Teatro dell’Opera di Roma con l’Orchestra giovanile di Roma e ritrovarsi sul set di una delle più importanti fiction di Rai 1.
È ciò che ha vissuto Alessandro de Robertis, musicista terlizzese di soli 20 anni: un ragazzo talentuoso, volitivo e soprattutto appassionato.
Il suo percorso musicale inizia all’età di soli 9 anni, quando per la prima volta si iscrive all’Associazione musicale Vito Giuseppe Millico di Terlizzi, con mille sogni nel cassetto e tanta voglia di sperimentare e di imparare. Al suo fianco, il suo inseparabile trombone: strumento per cui ha dedicato, e continua a farlo, tempo, energie e costante dedizione.
Eccellente anche sotto il profilo scolastico, conseguendo il diploma nel 2021, parallelamente al percorso del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, Alessandro, nonostante la sua giovanissima età, vanta già esperienze professionali importanti. Lo scorso ottobre infatti ha vinto l’audizione per l’Orchestra Giovanile di Roma da primo trombone, esibendosi da solista, lo scorso luglio suona per l’Orchestra sinfonica del Molise. Grazie al Conservatorio di Bari, inoltre, coglie l’opportunità di suonare con l’Orchestra internazionale di fiati, con la Brigata Pinerolo, con la Banda del Presidio Militare di Bari e con la Fanfara del comando prima regione aerea.
“Sono emozionatissimo, sento di vivere un sogno…il mio. L’esperienza che ho vissuto pochi giorni fa mi insegna che la passione, lo studio, la tenacia ripagano sempre. Suonare in uno dei teatri più belli del mondo e ritrovarsi su uno dei set più famosi, aumenta in me un senso di gratitudine e di soddisfazione personale incredibile” racconta il trombonista terlizzese.
E quando ad Alessandro abbiamo chiesto quali fossero i suoi obiettivi per il futuro, lui ha parlato ancora della musica: sua compagna di vita che ogni giorno stimola ed impreziosisce il suo percorso straordinario. Una storia che ci insegna che con perseveranza e grande spirito di abnegazione, i sogni possono diventare realtà. Basta solo lasciare coraggiosamente quei cassetti meno impolverati.