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Nota stampa

Accoglienza migranti, la Corrente: “Vi chiediamo scusa”

Qui di seguito il comunicato stampa da parte del movimento pubblicato ieri
7 commenti 499

“Siamo arrivati al 23 dicembre e a Terlizzi non è partito nessun progetto di accoglienza per i lavoratori agricoli stagionali.

Le politiche dell’accoglienza per il movimento della Corrente sono un punto inderogabile e qualificante del programma di governo e non possiamo non esprimere grande rammarico per questo fallimento.

Il fenomeno del lavoro agricolo stagionale è ormai una costante del nostro territorio e non ha più i caratteri dell’urgenza, l’ente locale avrebbe dovuto avviare dei tavoli programmatici strutturati con enti del terzo settore, enti ecclesiastici, associazioni datoriali e sindacati per costruire un processo finalizzato sia all’accoglienza abitativa e sociale, ma anche ad una riflessione su lavoro agricolo e sfruttamento.   

Nonostante gli sforzi, spesso silenziosi, che abbiamo fatto per seguire questo percorso e l’impegno che i nostri rappresentanti istituzionali hanno messo a servizio dell’amministrazione, constatiamo amaramente che quest’anno le politiche di accoglienza del Comune di Terlizzi non prevedono alcun intervento sistematico.

Lettera aperta ai lavoratori agricoli stagionali

Caro Hamed, caro Mohammed, caro Nabil, caro Alì, cari tutti voi lavoratori

che siete arrivati a Terlizzi per lavorare nelle campagne, per raccogliere quelle olive che quest’anno stanno portando ai produttori tanta ricchezza.   

Che occupate i ruderi abbandonati alla Via di Molfetta o in campagna, in un pianterreno o in un pagliaio, oppure a casa di qualche amico connazionale.

Che avete provato a cercare casa in affitto, ma a Terlizzi – dove si continua a costruire – case in affitto per voi non ce ne sono.

Che se vi fate male in campagna mentre raccogliete le olive, non sempre ricevete l’assistenza giusta, perché forse non avete nemmeno un contratto di lavoro.

Caro Hamed, caro Mohammed, caro Nabil, caro Alì, cari tutti voi lavoratori

in quanto amministratori e amministratrici di questo comune, vi chiediamo scusa.

Lo sappiamo da sempre che sareste arrivati, ogni anno ad ottobre si cominciano a raccogliere le olive e ogni anno ad ottobre arrivate voi per raccoglierle, ormai è un dato ricorrente e non più emergenziale.

Vi chiediamo scusa perché non siamo riusciti a costruire la “Terlizzi accogliente” che avevamo promesso, non siamo riusciti a coordinare quella rete tra realtà sociali, associazioni ed enti ecclesiastici che avrebbe dovuto, con le risorse di Comune e Regione, costruire un modello virtuoso di accoglienza all’interno del quale garantire sostegno abitativo, legale, sanitario con il lavoro sinergico di professionisti e la buona volontà di volontari.

Non siamo riusciti a mettere al centro il tema del lavoro agricolo e dello sfruttamento, a fare rete con le associazioni datoriali, sindacati e consulenti per fare luce su tutto questo e avviare patti di collaborazione, collaborazione che pure è stata offerta.   

Vi chiediamo scusa in quanto amministratori e amministratrici di questa città perché non siamo riusciti a rendere l’accoglienza una priorità per Terlizzi.

Le cause sono tante e, raccontarle, potrebbe aiutare a trovare qualche giustificazione: non è mancato l’impegno, ci siamo adoperati per trovare la soluzione al problema già da gennaio del 2023, ci siamo adoperati con fatica e qualcuno di noi non ha dormito la notte per pensarci.

Abbiamo convocato commissioni e riunioni, abbiamo sollecitato la Regione – che ha destinato delle risorse – abbiamo fatto innumerevoli sopralluoghi nei posti che di volta in volta abbiamo creduto idonei all’accoglienza abitativa.

Ma, al netto delle cause che ci potrebbero placare il mal di coscienza – la realtà è che tu stanotte dormirai ancora al freddo e che la politica, arte della mediazione sì ma anche della trasformazione del mondo, non ha saputo dare nessuna risposta al momento.

Caro Hamed, caro Mohammed, caro Nabil, caro Alì, cari tutti voi lavoratori

lasciamo a voi e a tutta la città queste parole che ormai più di vent’anni fa, un uomo buono ha scritto.

Quest’uomo buono si chiamava Tonino Bello.

“Perdonaci, fratello marocchino, se noi cristiani non ti diamo neppure l’ospitalità della soglia. Se nei giorni di festa, non ti abbiamo braccato per condurti a mensa con noi. Se a mezzogiorno ti abbiamo lasciato sulla piazza, deserta dopo la fiera, a mangiare in solitudine le olive nere della tua miseria. Perdonaci, fratello marocchino.”

domenica 24 Dicembre 2023

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Maró
Maró
4 mesi fa

Giusto per augurare un buon Natale a tutti…ma avete visto che dopo il ponte di via Mazzini c’è una persona che abita in una macchina da anni e in grande degrado? Potete fare qualcosa anche per lui? Oppure aiutate solo chi fa arricchire i proprietari dei terreni agricoli?

Annalisa
Annalisa
4 mesi fa

Traffico di esseri umani da impiegare in agricoltura come manodopera a basso costo. Ovvero schiavi.

Giuseppe la Forgia
Giuseppe
4 mesi fa

Ma questi lavoratori stagionali sono regolari sia dal punto del loro arrivo e se se sono stati assunti con regolari contributi??? Dovrebbe la corrente accertare prima questi aspetti e magari chiedere scusa prima a quei giovani ragazzi di Terlizzi e del sud in genere che emigrano con regolare biglietto di viaggio e si affittano stanze a non meno di €500. Questo è il vero dramma……

Giuseppe la Forgia
Giuseppe
4 mesi fa

Mi auguro che pubblichiate il mio precedente messaggio, è chiaro e non offensivo. Sono convinto che non lo pubblicherete. Sono disponibile a confrontarmi con i vertici de La Corrente in modo critico e costruttivo

Luigi
Luigi
4 mesi fa

Caro GIUSEPPE hai visto come è stato facile denigrare gli altri amministratore e ora che ci sei tu non fai niente per loro
Io sono contento che la tua sensibilità ha portato ha chiedere scusa a queste forze lavoro insostituibili perché senza di loro povero oro giallo
Mi auguro che per il prossimo anno o meglio annata tu caro Giuseppe più sensibile dei tuoi colleghi amministratori possa fare qualcosa per loro buon Natale a tutti e mi raccomando perché ho molta Stima di te ci conto.
Per Natale o capodanno dopo tanti soldi scialacquati a feste e festicciole non organizzi un pranzo caldo per loro

Aldo
Aldo
4 mesi fa

Scusa di che? Quelli della corrente (alternata) dimenticano di scrivere dei bivacchi in mezzo paese e dei “lavoratori” molesti. Forse è il caso che ci si scusi a vicenda.

Pippo
Pippo
4 mesi fa

Tutti gli anni la solita canzone , e non serve neanche commentare .