Fratelli d'Italia Terlizzi
Le considerazioni

Gioventù Nazionale e Fdl sul progetto Pari & Dispari: “Alle parole seguano i fatti”

"Terlizzi, per le donne, non è un paese sicuro"
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Gioventù Nazionale Terlizzi, unitamente a Fratelli d’Italia Terlizzi, in seguito alla restituzione dei dati della relazione, ha manifestato, mediante un post social, il proprio dissenso e le proprie considerazioni in merito al progetto Pari & Dispari avente come obiettivo l’ascolto attivo della città a cura della Dott.ssa Annarita Del Vecchio e della Dott.ssa Chiara Magrone. Un’iniziativa del Comune di Terlizzi e dall’Assessorato alle Pari Opportunità che ha sollevato non poche perplessità da parte dei movimenti politici.

Qui di seguito le dichiarazioni:

«Ancora una volta, anche nella giornata che celebra i diritti delle donne e vuole eliminare tutte le differenze di genere presenti all’interno della nostra società, Gioventù Nazionale Terlizzi insieme a Fratelli d’Italia Terlizzi, non può che bacchettare l’attuale maggioranza politica che regge , o dovrebbe reggere , le sorti del Comune di Terlizzi.
Dalla restituzione della relazione , commissionata dall’amministrazione e costata alle case del comune 10mila euro, è emerso che:
nell’ultimo rapporto sulla parità di genere del World Economic Forum (WEF, 2021), in una classifica che copre 156 Paesi, l’Italia si posiziona al 63esimo posto, ma se si analizzasse la sola componente economica, l’Italia si collocherebbe al 114esimo posto.
Venendo all’Italia, nelle regioni del sud, ad esempio in Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, il tasso di occupazionale precipita è intorno al 30%, ovvero lavora una donna su tre.
La Puglia è quart’ultima per l’occupazione femminile con il 35,4% delle donne occupate.
Se però raffrontiamo tali dati alla situazione politica nazionale e regionale degli ultimi anni, notiamo che negli ultimi dieci anni, a livello nazionale e negli ultimi venti anni a livello regionale, hanno amministrato la cosa pubblica governi di un unico colore politico, cioè coloro i quali si professano paladini dei temi sulla diversità di genere, della parità di genere e sui diritti delle donne.
È evidente che alle parole debbano seguire i fatti, altrimenti tali temi così delicati, che appartengono alle sensibilità di ognuno di noi e che non possono avere una connotazione politica, devono essere affrontati in maniera apartitica e apolitica, altrimenti diventa semplicemente un esercizio ideologico di una visione della società che anziché unire, crea ancora più fratture nella opinione pubblica.
Nessuno e ripetiamo nessuno di noi intende indietreggiare su un tema così complesso e che necessita di interventi strutturali.
Per questi motivi, Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale , come al solito, sono assolutamente disponibili a collaborare con la attuale maggioranza sul tema e si rende disponibile a partecipare a progetti ed iniziative che possano realmente favorire il superamento delle criticità emerse dall’indagine restituita in data 8 Marzo al Consiglio comunale di Terlizzi.
Terlizzi, per le donne, non è un paese sicuro e questo non perché Gioventu’ Nazionale lo sostiene da mesi, ma perché nell’atto di restituzione dell’indagine è quello che è emerso.
Infatti dall’indagine è emerso che le donne di Terlizzi, in generale, non si sentono sicure, sanno di non poter frequentare certe zone della città e sanno che è pericoloso vestirsi in un certo modo.
Dal consiglio comunale tenutosi l’8 Marzo invece è emerso che:
il Partito democratico di Terlizzi, nella persona del capogruppo dott. Francesco Barile, durante il consiglio comunale, ha avuto un unico problema ed interesse e cioè che dal dibattito non emergesse un problema sicurezza a Terlizzi e questo in barba alla questione delle donne, alla parità dei diritti e a tutte le questioni che attengono le disparità di genere.
Per questo facciamo i nostri più sinceri complimenti al capogruppo Barile che dopo il “proiettilino” di qualche consiglio comunale passato, ci ha regalato un’altra perla della sua sagacia politica.
Inoltre, sia nella relazione presentata in consiglio comunale che nell’intervento della consigliera Azzollini, è emersa la necessità di un nuovo asilo comunale per le famiglie del territorio che non sono in grado di pagare la retta degli asili privati di Terlizzi. Chiediamo sommessamente, all’attuale maggioranza, come mai a circa due anni dal loro insediamento, non siano stati in grado di dare l’avvio al progetto del nuovo asilo comunale che è ovviamente stato presentato dalla precedente amministrazione. E’ stato approvato, è stato finanziato con fondi del PNNR ma ad oggi non si ha alcuna notizia.
Lo diciamo semplicemente perché i fondi del PNNR devono essere spesi entro il 2026 e non vorremmo che per colpa dell’incapacità politica e amministrativa di questa amministrazione comunale, i soldi possano tornare indietro, facendo perdere al Comune di Terlizzi un cospicuo finanziamento.
Per non parlare del Cav(centro anti violenza di Terlizzi). Ci chiediamo come mai sia poco conosciuto e ci chiediamo come mai, il Sindaco così attento, in due anni di amministrazione non si sia attivato per promuovere quest’organo.
Un’altra criticità che è emersa è quella che alcune zone dell’abitato siano poco illuminate e quindi poco sicure, quindi ci chiediamo se l’attuale maggioranza abbia vigilato sulla regolare esecuzione del contratto sottoscritto dalla precedente amministrazione che prevedeva la sostituzione dei punti luci con luci a led, che avrebbe dovuto migliorare la pubblica illuminazione e non peggiorala.
Chiediamo lumi in merito se ovviamente questa amministrazione sia in grado di darli.
Infine, va evidenziato che il pur lodevole progetto voluto dall’amministrazione e destinato, come primo passo, a realizzare un focus sulla situazione delle donne a Terlizzi in tutti i suoi aspetti e ambiti, è costato alle casse comunali la somma di € 10.000,00 giusta deliberazione n.244 del 30 -12 -2022.
Riteniamo che tale somma poteva essere sicuramente meglio utilizzata da parte dell’attuale amministrazione proprio per iniziare ad eliminare quelle criticità note a tutti ed emerse in maniera evidente nella restituzione della relazione».

venerdì 15 Marzo 2024

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