Pari e dispari
Le dichiarazioni

La Corrente risponde agli attacchi di Fdl Terlizzi: “Che leggano e si interfaccino con la città”

"È la prima volta a Terlizzi che una amministrazione ascolta le donne"
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La risposta de “La Corrente” in merito agli attacchi da parte di Fratelli d’Italia Terlizzi e Gioventù Nazionale Terlizzi circa la relazione di restituzione dei dati del progetto Pari & Dispari, avente come obiettivo l’ascolto attivo della città del Comune di Terlizzi e dell’Assessorato alle Pari Opportunità, non si è fatta attendere.

Mediante un post social, infatti, il movimento politico ha fatto chiarezza circa le origini e le finalità del progetto. Ecco le dichiarazioni:

«Il progetto Pari e dispari nasce nell’autunno del 2022 e si sviluppa, tra focus e questionari, dal maggio al settembre del 2023.Il primo passo fatto dunque dall’Amministrazione de Chirico è stato proprio quello dell’ascolto, nient’altro che ascoltare le donne prima di progettare qualsiasi intervento. Sarebbe irrispettoso nei confronti di tutte le donne ascoltate, dire che la città raccontata è anche quella amministrata da Gemmato, anzi soprattutto. Significherebbe buttare nella polemica squallida una cosa molto preziosa che si chiama Partecipazione. Per la prima volta è stato istituito in bilancio comunale il capitolo delle Pari opportunità – PER LA PRIMA VOLTA.

Com’è che nessuno ci aveva mai pensato prima?
Il progetto svolto:
– ha coinvolto più di 500 donne con metodi di indagine quantitativi – questionari online e cartacei – e metodi qualitativi – focus group e ricerca-azione;
– ha svolto una campagna di comunicazione capillare e di guerrilla marketing;
– ha organizzato una serie di eventi pubblici e di dibattito;
– ha avuto la durata di 1 anno.
Nel report ci sono i numeri delle donne incontrate, dei focus group, degli incontri con gli stakeolders.
10.000 euro sono tanti?
Vedete un po’ voi.
Ci permettiamo di suggerire ai Fratelli d’Italia, che dichiarano di essere disponibili a collaborare, di darsi una bella lettura al libro La città femminista di Leslie Kern dove si parla proprio della percezione della sicurezza da parte delle donne nello spazio urbano.
Fratelli d’Italia, provate anche a chiedere a delle ragazze che abitano sul territorio italiano, senza voler allargare troppo: ma tu se torni da sola a casa alle tre di notte ti senti sicura?
Raccogliete le risposte e poi ci sentiamo.
La questione della sicurezza non è legata a Terlizzi o all’amministrazione, è una questione che ha a che fare con il patriarcato, le ragazze non hanno paura dei delinquenti o dei ladri.
Hanno paura degli uomini.
Ma ci rendiamo conto che per un partito che si chiama “Fratelli d’Italia”, capire cos’è il patriarcato è un po’ complicato.
E vantarsi di avere la prima donna presidente del consiglio, che tra l’altro si fa chiamare al maschile, non significa automaticamente realizzare politiche a favore delle donne.
Aumentare l’Iva sugli assorbenti e sui pannolini, ridurre drasticamente le risorse per prevenire la violenza di genere o la riduzione dei posti nido d’altra parte non sono provvedimenti proprio a favore delle donne.
Ma cosa ci si può aspettare da un partito che, chiamato nel 2023 al Parlamento europeo a votare delle risoluzioni per invitare l’Unione europea ad adottare la Convenzione di Istanbul, si è astenuto per paura dell’ideologia gender?
Dove sono le sorelle d’Italia? A proposito, la Convenzione di Istanbul l’avete letta?
È la prima volta a Terlizzi che una amministrazione ascolta le donne.
Ci siamo presi la responsabilità di raccogliere suggerimenti e criticità e provare ad elaborare delle azioni inserendole in una visione ampia e a lungo raggio di un Piano strategico delle pari opportunità.
La propaganda la lasciamo fare agli altri, noi ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo sodo».

venerdì 15 Marzo 2024

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