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Rifondazione Comunista: «Situazione Cellulopoli non interessa all’amministrazione Gemmato?»

La Redazione
Call-center
La sezione terlizzese del partito interviene sul caso sollevato ieri da Sinistra Italiana
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Anche Rifondazione Comunista interviene sulcaso Cellulopoli, sollevato ieri da Sinistra Italiana, che ha annunciato che porterà attraverso i suoi rappresentanti la questione in parlamento.

“Non ci sorprende affatto la situazione del call center presente a Terlizzi – esordisce la nota -. Già tempo addietro (quasi 8 mesi fa) noi di Rifondazione Comunista Terlizzi avevamo raccolto molte segnalazioni da parte di molti operatori circa alcuni ritardi nei pagamenti e inadempimenti degli obblighi contributivi”.

“Ricordiamo che l’azienda ci rispose tramite l’Amministratore Delegato descrivendo una situazione nella norma e anzi a tratti rosea. Ci accusò addirittura di inventarci tali notizie in vista di qualche voto in più – continua Rifondazione -. Oggi quello che abbiamo davanti è un quadro davvero drammatico: riduzione drastica del personale; ritardi nei pagamenti; ritorno a una retribuzione secondo il Contratto Collettivo dell’Ugl, che giustifica condizioni di lavoro per nulla di qualità; condotta antisindacale”.

“Questo è quello che ci veniva e ci viene ancora segnalato dagli operatori e che qui riportiamo preoccupati. Questo è anche quello che emerge nel rapporto egregio che ne fa la Cgil oggi. Rifondazione Comunista di Terlizzi è convinta che davanti ad una crisi economica che ancora morde le tasche del Paese non possiamo permetterci di regredire a condizioni di lavoro e rapporti di rappresentanza sindacale paragonabili a quelli di fine Ottocento. Siamo convinti che il mondo del call center out-bound sia un mondo difficile e complesso, soprattutto per gli operatori. Ma pensiamo anche che lo si possa gestire in modo rispettabile, rispettando prima di tutto i diritti di chi lavora. Per esempio da molti operatori di call center presenti in alcuni paesi limitrofi ci giungono notizie di condizioni di lavoro nettamente migliori in termini di retribuzione, di puntualità nei pagamenti, di rispetto degli obblighi contributivi. Parlando con chi lavora a meno di 10 km da noi ci sembra un altro mondo, pur parlando dello stesso tipo di mansione. Insomma, non una bellissima figura per la nostra Terlizzi”, considera Rc.

“La nostra Terlizzi – prosegue il comunicato – che sulla questione non ha proferito parola. I rappresentanti comunali dell’Amministrazione non sembrano porsi alcuna domanda sulla qualità del lavoro nella nostra città: è quantomeno singolare come una piccola forza di opposizione sia più informata e più vigile di chi è stato eletto per governare. Ci chiediamo come ci si possa riempire la bocca con promesse di futuri aiuti alle imprese se poi non si è minimamente a conoscenza di una situazione tanto drastica per quasi 250 lavoratori del territorio. Che abbiano deciso di tacere? Attendiamo con ansia spiegazioni nell’interesse della collettività”, conclude Rifondazione.

venerdì 25 Maggio 2018

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