Cronaca

Donna aggredita da due migranti sulla via di Molfetta: «Mi hanno colpito al volto con una sassata»

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
un accampamento di migranti
Una ragazza di trent'anni è stata aggredita venerdì mentre portava a spasso il suo cane nei pressi della sua abitazione, in zona ex Relais degli Ulivi
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Colpita al volto con una sassata mentre era a passeggio col cane nei pressi della sua abitazione.

Lo sconcertante episodio è accaduto venerdì mattina, vittima una ragazza di circa trent’anni che risiede nella zona dell’ex Relais degli Ulivi, lungo la via per Molfetta.

La giovane donna stava portando a spasso il suo cane quando, nei pressi di un “pagliaio” situato in un terreno vicino casa, è stata aggredita da due uomini, che le si sono parati davanti all’improvviso inveendo per qualche istante, in evidente stato di ubriachezza: dopo di che uno di loro le ha lanciato contro, inaspettatamente, una pietra che l’ha centrata in pieno viso, proprio sotto l’occhio destro, tra lo zigomo e l’orbita oculare. Gli autori del gesto, inspiegabile, sono due extracomunitari facenti parte di un gruppo che da qualche tempo ha trovato rifugio nell’area dell’ex struttura ristorativa, ormai chiusa, eleggendola a propria dimora.

“Uno era sulla trentina, l’altro più maturo – racconta la ragazza, ancora sotto choc, a TerlizziLive -. Mi sono sbucati davanti e hanno gridato qualcosa, poi uno dei due mi ha lanciato un sasso e mi ha colpita. Erano visibilmente ubriachi. Mi sono probabilmente trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato”, aggiunge, lucidamente.

Precipitatasi al pronto soccorso, le sono stati riscontrati un edema alla retina, un trauma facciale e un trauma al nervo ottico: lesioni che i sanitari hanno giudicato guaribili in quindici giorni, ma che dovranno comunque essere tenute sotto stretto controllo considerata la delicatezza della zona colpita.

La ragazza ha chiamato immediatamente i carabinieri, che tuttavia, giunti sul posto, hanno dichiarato di non poter agire contro gli extracomunitari. “Il fatto è che sono clandestini e non possono essere perseguiti in quanto non hanno documenti. Tutto quello che mi è stato possibile fare è una denuncia verso ignoti”, spiega.

“Da circa un mese hanno occupato l’ex Relais degli Ulivi, ormai non c’è più nessuno nell’ex mobilificio, che è in condizioni davvero squallide – testimonia ancora -. Non è neanche il primo episodio spiacevole per me e per mio marito. L’anno scorso alcuni altri senza dimora, che vivevano nell’area ed erano forse alterati, hanno cominciato a prendere a sassate il nostro palazzo…”.

Il quartiere, peraltro, è in balia del degrado e versa in uno stato di sporcizia permanente anche e soprattutto per l’incuria degli stessi terlizzesi: “La nostra zona è piena di rifiuti, lasciati da tutti quelli che non vogliono fare il porta a porta. Così arrivano topi dovunque”, si lamenta.

L’aggressione riporta ad ogni modo d’attualità la questione dell’accoglienza dei migranti che d’autunno, in occasione della raccolta delle olive, si spostano a Terlizzi. La donna non li demonizza, ma è spaventata e arrabbiata per ciò che ha subito e crede che sia preciso compito dell’amministrazione offrire delle soluzioni strutturali al fenomeno, che pure interessa annualmente la nostra comunità:

“Posso giurare di non averli mai, neanche nel recente passato, provocati o infastiditi. Non c’è stato mai alcun dissidio con loro. Ma i politici dovrebbero preoccuparsi di sistemarli e accoglierli nella maniera più opportuna, non lasciarli al loro destino. Più sono disperati, più diventano pericolosi, per se stessi e per gli altri. Se mi avessero colpito un po’ più in alto avrei potuto perdere un occhio”, conclude saggiamente.

domenica 22 Ottobre 2017

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