Lo scorso giugno Massimo e Max sono stati i primi a celebrare la loro unione civile nel Comune di Ruvo di Puglia. Domenica scorsa, insieme a una coppia di Palermo, hanno raccontato la loro storia nel corso della trasmissione di Rai tre “Stato civile – L’amore è uguale per tutti”.
Si sono conosciuti nel 1981 a Terlizzi, appena 13enni, come raccontano davanti alle telecamere. Vigile del fuoco uno, parrucchiere l’altro, coetanei, si sono prima persi di vista e poi ritrovati «ancora più curiosi di prima», e da allora hanno trascorso ben 25 anni l’uno accanto all’altro.
Nel corso del programma, muovendosi fra le strade della nostra città e di quelle limitrofe, hanno voluto condividere i loro ricordi e i preparativi per il grande giorno: dalla creazione dell’evento su facebook agli inviti, dalla prova delle fedi generosamente regalategli all’acquisto degli abiti da cerimonia.
Le testimonianze dei familiari e dei colleghi hanno fotografato nel frattempo la quotidianità di una comunità ben lungi dall’essere retrograda sul tema dell’omosessualità. «I figli bisogna accettarli come il Signore ce li dà», dice saggiamente la mamma di Massimo mentre il figlio le sistema i capelli nel suo salone.
«Ce lo meritavamo già dieci anni fa, eravamo pronti per questa cosa», confidano i due. «Abbiamo tutelato solo quelli che sono i nostri diritti acquisiti, però non abbiamo ancora la possibilità di adottare un bambino e di fare quello che fanno tutte le famiglie “normali”».
«Sicuramente comincia a cambiare qualcosa in un paesino di provincia. Io mi auguro che questo faccia da viatico a tanti altri che magari non hanno ancora il coraggio di esporsi», chiosa Patrizia, sorella di Massimo, poco prima che, in chiusura di puntata, scorrano i titoli di coda e le immagini della festa.