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“Quale droga fa per me?”, una commedia-conferenza sul tema della tossicodipendenza

La Redazione
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Sabato 21 e domenica 22 (ore 21) La Compagnia del Sole presenta il debutto nazionale della sua ultima produzione, un testo tra i più rappresentati attualmente nel circuito teatrale
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Prosegue, dopo Lenòr, il monologo su Eleonora Fonseca de Pimentel, la stagione teatrale del Mat, organizzata dal Collettivo Zebù.

Sabato 21 e domenica 22 (ore 21) La Compagnia del Sole presenta il debutto nazionale della sua ultima produzione, “Quale droga fa per me?”.

Il testo è tradotto da Marit Nissen e Monica Casadei, con Stella Addario, per la regia e la scenografia di Marinella Anaclerio.

“Di questo testo di Kai Hensel – afferma quest’ultima – mi ha colpito molto la genialità dell’accostamento tra la natura della conferenza e quello della conferenziera. Una tenera e s’intuisce decisamente sprovveduta casalinga, madre di un bimbo problematico e con un marito distratto ed assente (guarda un po’), decide di affrontare il vuoto di un’esistenza, già segnata fino alla sua conclusione, battendo vie non consuete alla sua ‘categoria’. Grazie al garzone dell’idraulico che viene a ripararle una perdita in casa, scopre l’Ecstasy e da lì comincia ad esplorare il mondo delle droghe con passione e serietà. Il frutto di questa esperienza diventa materia di un’accorata dissertazione che ha il fine di facilitare gli spettatori interessati nella scelta dell’additivo chimico o naturale, che li aiuti a condurre il proprio personale viaggio sulla terra.

Nume tutelare è Seneca, onnipresente con i suoi aforismi, saggezza in pillole per orientarsi e confrontarsi nei momenti bui. La puntualità scientifica con cui viene condotto il discorso contrasta prepotentemente con il personaggio che, suo malgrado permette l’irrompere di stralci di vita personale subito ricondotta al tema principale: il diritto alla ricerca della felicità dell’essere umano, ma anche il diritto all’informazione, e l’importanza di conoscere per poter esercitare il libero arbitrio. Il finale è molto ambiguo: Hanna è forse un fantasma che dall’aldilà viene a confonderci, oppure un essere disperato che non fa che sognare il suo funerale,oppure una donna illuminata che in modo originale ha trovato un equilibrio nella vita, anche se tale equilibrio la sta consumando velocemente. Tolstoj diceva che quanto prima un uomo inizia a pensare al giorno della propria morte tanto meglio vivrà la sua vita… La vita è per sua natura ambigua e misteriosa, perché proprio noi dovremmo a tutti i costi dare una risposta? L’impianto scenico è molto semplice: una scrivania-palcoscenico, un busto di Seneca, e 2 piccoli schermi per le proiezioni. Le immagini sono realizzate da Lorenzo Scotto di Luzio, giovane ma già riconosciuto artista napoletano”.

Le immagini dello spettacolo sono di Lorenzo Scotto di Luzio, i costumi di Jessica Zambelli, gli oggetti di scena Marco Zezza, il progetto di Anaclerio e Nappo e l’organizzazione di Tiziana Laurenza.

Il costo biglietto è di 6 euro. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il 3283998522.

domenica 15 Ottobre 2017

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