Il settimanale "Gente" ha pubblicato un dossier che stronca l’immagine turistica di Barletta, Trani e Bisceglie lanciando un "s.o.s. veleni in mare." Le spiagge del Nord-Barese sarebbero tra le cinquanta spiagge più inquinate d’Italia e a confermarlo sono una serie di dati diffusi in internet dal ministero della Salute e l’evidenza di zone con divieti di balneazione emessi dai sindaci.
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Queste zone a rischio non comprendono solo quelle portuali dove è "normale" che siano inquinate ma vi sono zone dove sfociano le acque reflue dei depuratori comunali. Nostro malgrado, Terlizzi è una delle cause inquinanti del mare giacché i nostri depuratori sfociano nel mare di Bisceglie. I finanziamenti richiesti per eliminare questo inconveniente sono da tempo impantanati nelle solite complicazioni ministeriali e dopo tutto l’assessore al turismo di Bisceglie, dice,"al nostro mare è stata assegnata la Bandiera Blu per quanto è pulito e la percentuale si riferisce al porto ed alle vicinanze del depuratore, ma si sa che in queste zone è vietata la balneazione, per legge."
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Se queste zone quindi rientrano nella normalità allora che dire per esempio delle chiazze di mucillagine? Le contraddizioni e i batti e ribatti tra studiosi e politici ci lasciano perplessi sulla verità dei fatti e non ci resta che attendere un’approfondimento ed una presa di responsabilità da parte dell’amministrazione dei comuni del Nord Barese o di qualcuno che faccia luce sul caso.