Sono stati resi noti i vincitori del premio Tesi di Laurea "Città di Terlizzi", organizzato dal Comune.
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La commissione valutatrice, presieduta dall'assessore alla cultura Cagnetta e formata dai docenti Altamura, Grassi, Corsi e De Palma, ha espresso il suo verdetto al termine della riunione svoltasi il 18 febbraio scorso.
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L'iniziativa combinata di Giunta comunale e Assessorato alla Cultura ha inteso premiare le tesi di laurea, di dottorato di ricerca, lauree specialistiche o magistrali discusse presso le Università Italiane nel biennio gennaio-dicembre 2015; gennaio-ottobre 2016, con particolare interesse per le tematiche inerenti l'arte, la storia, la letteratura, la lingua, l'economia, la storia, il territorio, gli aspetti scientifici e sociali relativi alla cultura e all'identità del territorio di Terlizzi.
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Il primo premio è andato a Marilena De Dato, autrice di una tesi in Disegno dell'Architettura su "Modello grafico e sperimentazioni per il piano del colore del Centro Storico di Terlizzi" con la seguente motivazione: "Lavoro apprezzabile per originalità, l'utilità, l'attualità e l'attenzione per il Centro Storico. Un contributo innovativo alla riqualificazione della scena urbana".
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Il secondo posto è appannaggio di Rossana Guastamacchia, che ha presentato una tesi in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali dal titolo "Dal lavoro volontario al lavoro contrattualizzato: alla ricerca di un equilibrio in una esperienza di welfare locale". La motivazione espressa è: "Apprezzabile la capacità di conciliare il problema sociale di carattere nazionale economico-sociale (sic!) con la realtà locale, individuando strumenti e metodologie utili ad un tentativo di superamento delle difficolt socio-economiche".
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Terzo in graduatoria Serena Sgherza, che ha sottoposto alla commissione un lavoro in Disegno dell'Architettura sullo "Studio della geometria delle volte in muratura. La fotomodellazione della chiesa di San Gioacchino di Terlizzi", ritenuto meritevole sia per "l'analisi delle strutture architettoniche che per lo studio accurato dei manufatti artistici presenti nella chiesa (…). Apprezzabile anche l'apparato tecnico-fotografico a corredo del lavoro".
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Alla prima classificata andranno duemila euro, alla seconda mille e alla terza cinquecento: una iniezione di fiducia – e di liquidità – utile a guardare con il sorriso al futuro. Per lo meno quello prossimo.
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