Volley

Il terlizzese Ninni De Nicolo talent scout di Trento

La Redazione
Ninni De Nicolo
Prestigioso incarico per il nostro concittadino, ex direttore sportivo della Pallavolo Molfetta
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Siamo stati abituati a vederlo scovare talenti in ogni parte del mondo:n Cuba e Brasile, Olanda e Belgio, Slovenia e persino Bahrain. L’abbiamo nvisto pescare dai vivai più importanti d’Italia, portare a casa e nvalorizzare giocatori che poi sono letteralmente esplosi. Ora Ninni De nNicolo, direttore sportivo della Pallavolo Molfetta, continuerà a ntessere la sua trama operosa e per certi versi geniale, anche lontano dan casa.

n È notizia di oggi, infatti, che Trentino Volley, la squadra che più ha nsofferto il PalaPoli negli anni magici di Superlega, ha conferito nufficialmente l’incarico di Talent Scout al dirigente pugliese. Tutto nsommato continuerà a fare ciò che ha sempre fatto, a supporto però dellan società campione di tutto, dell’esperto general manager Bruno Da Re e ndell’allenatore Angelo Lorenzetti

n “È una nuova esperienza – afferma De Nicolo – che mi dà la possibilità ndi coltivare la mia passione in una realtà sicuramente speciale. Arrivo nin uno dei migliori club nel mondo, per organizzazione, prestigio, nstile, serietà. Ci metterò l’impegno di sempre. Per me resta invariato nl’approccio al lavoro”.

n Impossibile non tornare alla lunga esperienza molfettese: otto stagionin piene di emozioni e vittorie, vissute sempre in prima linea, con budgetn sempre risicati, ma sempre coronati dalla costruzione di squadre ncompetitive. Torride estati di mercato e stagioni entusiasmanti e ricchen di imprese. Speciale la sua abnegazione per il volley, condita da una nvera e propria onnipresenza in palazzetto, da un rapporto diretto con ngli atleti, dalla capacità di relazionarsi con tutti. Ma speciali sono nanche le sue competenze nei transfer internazionali e le sue relazioni ncon procuratori di tutto il mondo, la precisione nell’organizzazione ndelle trasferte e la tessitura di rapporti positivi con gli altri team.

n “Molfetta – prosegue De Nicolo – ha rappresentato tante cose, è casa nmia, mi ha dato la possibilità di crescere pallavolisticamente e come npersona. Mi porto dietro un bagaglio di esperienze infinito. Il momento npiù bello dei miei anni molfettesi? Ce ne sono tanti: la promozione in nA1, le vittorie con le big. Anche gara-5 con Trento dello scorso anno. nFu una sconfitta, ma rappresenta il momento più alto della nostra nstoria. Ringrazio la società, i tifosi, i giocatori e i tecnici con cui nabbiamo collaborato in questi anni. Mi porto dietro la voglia di cercaren sempre cose nuove, che possono sembrare inusuali. Scelte non naltisonanti che si possono rivelare azzeccate”.

n Come le intuizioni che portarono Hierrezuelo ed Hernandez al n“PalaBolgia”, oppure la capacità di convincere campioni come Sabbi a ntornare, o di puntare su giovani che poi sarebbero diventati certezze adn altissimo livello (Spirito, Candellaro e Bossi). Senza dimenticare le nscommesse vinte e le scelte perfette (Van Dijk, Uchikov e tante altre). nDue stagioni in B1, 4 in A2, altrettante in A1. E la definizione del nprimo acquisto, che quasi sembra ieri: Manuele Marchiani. Otto anni ndopo, Trento e una nuova scommessa, frutto di una conclamata esperienza nprofessionale, premio e ripartenza di una carriera già da applausi. nNinni va nella casa dei grandi.

mercoledì 12 Luglio 2017

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