Politica

Ricorso al Tar sul riconteggio dei voti, udienza a novembre

Elena Albanese
"A casa di..." Michelangelo De Chirico
​L'ex candidato sindaco De Chirico: «Non una mia volontà, ma dell'intera coalizione. Un atto dovuto per garantire trasparenza, alla luce di quanto ci ha raccontato chi ha assistito allo spoglio»​
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È stata fissata al prossimo 21 novembre l’udienza dinanzi al Tar per il ricorso presentato in merito all’esito delle scorse amministrative dall’ex candidato sindaco del Pd Michelangelo De Chirico e da Francesco Caldarola, Alessandro Chiapperini, Michele De Chirico, Giuseppe De Sario ed Emiliana Fortunato. Si tratta dei consiglieri che sarebbero stati eletti in caso di vittoria di De Chirico. Sono tutti rappresentati dall’avvocato Luigi Rotunno.

La vicenda nasce con una prima richiesta di riconteggio dei voti fatta all’ufficio elettorale centrale all’indomani del primo turno, a firma dei referenti di tutte le liste della compagine di centrosinistra. Richiesta che è poi diventata un allegato del successivo ricorso. «Non una mia volontà, ma dell’intera coalizione» commenta De Chirico. «Un atto dovuto per garantire trasparenza, alla luce di quanto ci ha raccontato chi ha assistito allo spoglio. A tutela di tutti, anche degli eletti».

Nel ricorso vengono contestate alcune anomalie nel metodo adottato, con doglianze specifiche ed elementi sui quali i ricorrenti vogliono vederci chiaro. Il più eclatante, che risulterebbe anche dal verbale generale, riguarda dei sigilli che sarebbero stati manomessi.

Ricordiamo che ci sono state circa 500 schede nulle, mentre la differenza tra Michelangelo De Chirico e Pasquale Vitagliano (candidato poi sconfitto al ballottaggio da Ninni Gemmato, ndr) è stata di soli 107 voti.

Il ricorso è stato notificato al Comune, agli altri due ex candidati sindaco e ai consiglieri eletti, i quali hanno la possibilità di costituirsi nel giudizio.

giovedì 17 Agosto 2017

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