Politica

Ripetitore, Città Civile avanza una proposta di delibera

La Redazione
Installato in viale dei Lilium il nuovo ripetitore
Lo scopo – si legge nel documento – è quello di redigere un progetto di localizzazione delle Stazioni Radio Base privilegiando i siti di proprietà comunale posti ad una distanza minima dal centro abitato
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CittànCivile torna sulla questione del ripetitore recentemente installatonin viale dei Lilium, tra le proteste dei residenti.

Lonfa avanzando una dettagliata proposta di delibera che ha l’ambizionendi disciplinare la materia delle stazioni radio base per la telefonianmobile. “Lo scopo – si legge nel documento, che riportiamonintegralmente – è quello di redigere un progetto di localizzazionendelle SRB privilegiando i siti di proprietà comunale posti ad unandistanza minima dal centro abitato tale da ridurre al minimo i rischinsulla popolazione e garantire al tempo stesso il completamento deinpiani di copertura del territorio richiesti dai gestori dintelefonia”. n

“L’infrastrutturandi radiocomunicazione dista solo 60 metri dalle prime abitazioni ed ènstata autorizzata dall’Amministrazione Gemmato con Delibera dinGiunta n.113 del 5 agosto 2016; tale delibera concede alla Societànconcessionaria per 9 anni l’area sulla quale insiste l’impiantonper, al costo di 8.200 € l’anno”, è la ricostruzione di CittànCivile. “Il 28 aprile 2017 i residenti della zona avevanonpresentato una petizione popolare chiedendo di rivedere la decisione.nLa raccolta firme ha prodotto la sospensione dei lavori, ma solo pernil tempo necessario all’espletamento della competizione elettoralene alla riconferma del Sindaco Gemmato. Difatti, dopo che il 10 agoston2017 gli uffici fornivano parere favorevole, a settembre i lavorinsono ripresi e così anche le proteste di cittadini e consiglieri dinopposizione che il 6 settembre 2017 hanno depositatonun’interrogazione consiliare con la quale vengono posti una seriendi quesiti circa la regolarità e l’opportunità dinquell’installazione in quel preciso punto, così vicino al centronabitato oltre che impattante dal punto di vista paesaggistico”.

Ma,nsecondo il movimento politico, “il cospicuo numero e l’allocazionendi tali apparati a ridosso o persino all’interno del perimetronurbano del Comune di Terlizzi è una questione che riguarda anchenaltri quartieri della Città interessati dalla eccessiva prossimitàndelle sorgenti elettromagnetiche. Se da un lato la ricercanscientifica non fornisce evidenze sull’esatta incidenza dellanpresenza di tali apparati e degli effetti delle ondenelettromagnetiche ad alta frequenza sul corpo umano, dall’altro lanstessa mette in guardia su fatto che l’inquinamentonelettromagnetico indotto dalle radiofrequenze rappresenta un rischionsanitario per la popolazione, specie se i fattori che lo generanonsono molteplici, si sommano e presentano tempi di esposizionenelevati”.

Dinqui l’avanzamento della proposta di delibera di un “pianonterritoriale per l’installazione di Stazioni Radio Base per lantelefonia mobile” nel Comune di Terlizzi.

“Lonscopo – specifica la nota – è quello di redigere un progetto dinlocalizzazione delle SRB privilegiando i siti di proprietà comunalenposti ad una distanza minima dal centro abitato tale da ridurre alnminimo i rischi sulla popolazione e garantire al tempo stesso ilncompletamento dei piani di copertura del territorio richiesti daingestori di telefonia. Per le infrastrutture esistenti che nonndovessero aderire ai requisiti, si procederebbe, invece,nall’adeguamento delle stesse alla scadenza delle concessioninpubbliche o private dei suoli o comunque non oltre un periodo massimondi 10 anni dall’approvazione del piano territoriale, analizzandonipotesi alternative di localizzazione e di configurazione tecnicandegli impianti, realizzando così un progressivo arretramento e unanminore densità di fonti di radiazione elettromagnetica”.

“Altronfine, non secondario del piano territoriale, sarà quello di limitarenl’impatto paesaggistico di tali impianti sullo skyline della cittàne le aree di interesse culturale e architettonico – conclude CittànCivile –. La proposta di delibera è aperta al contributo dinprofessionisti, associazioni e altre forze politiche della città”.nn

martedì 19 Settembre 2017

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