Spettacolo

“Atmos”, dal Mat al festival di danza contemporanea di New York

La Redazione
Atmos
Lo spettacolo di Claudia Gesmundo è Vera Stinchi, ispirato alla teoria di "Modernità liquida" di Zygmunt Bauman, è stato prodotto da Mat Teatro
scrivi un commento 46

Periodo propizio per l’ATS MAT Community HUB, dopo l’assegnazione in gestione del Mat a marzo.

Lo spettacolo Atmos, produzione del Mat Teatro, selezionato per il festival di danza contemporanea e performing art Idaco a New York il prossimo 25 maggio.

Il festival Chiù inoltre, promosso in estate al Mat, vince il bando “S’illumina” indetto da Siae e Mibact.

Qualche mese fa il teatro del Mat laboratorio urbano ha visto nascere la prima prima produzione di danza contemporanea targata Mat teatro: Claudia Gesmundo e Vera Sticchi hanno lavorato ad “Atmos”, spettacolo ispirato alla teoria di “Modernità liquida” di Zygmunt Bauman.

Lo spettacolo, presentato in anteprima per la rassegna AbelianoDanza a Bari, ha subito raggiunto un riconoscimento importantissimo: la selezione per il festival di danza contemporanea e performing art Idaco (Italian DAnce COnnection) a New York.

La danza e il teatro sono due delle anime nobili nel Mat: nel mese di maggio il laboratorio urbano ospiterà una rassegna di danza contemporanea che vedrà per la prima volta coinvolte tutte le scuole di danza cittadine in 3 residenze artistiche con ospiti di riferimento della danza in Puglia, oltre alla presentazione delle produzioni teatrali risultato delle attività laboratoriali di Riccardo Lanzarone.

La rassegna di maggio sarà l’opportunità di vedere Atmos al Mat, oltre ad ospitare le produzioni Simple love di Roberta Ferrara (con Tonia Laterza e Nicola De Pascale) e Antigone (dream on) di e con Angela Petracca.

L’invito a New York segue di poche settimane un altro importante riconoscimento per l’ATS MAT Community HUB (composta da Collettivo Zebù, Officina di Strada, Laboratori Tanè, Spin OFF e Krapp Teatro, già affidatari temporanei della struttura da un anno), che ha vinto la gara di affidamento della gestione del laboratorio urbano per i prossimi cinque anni. Il CHIU’, “Festival di illustrazione e dintorni”, che da tre anni caratterizza e catalizza le sinergie attive del MAT è risultato tra i progetti vincitori del bando “S’illumina” indetto da SIAE e MiBACT, con un finanziamento di 30 mila euro per la prossima edizione.

Il CHIU’ è sicuramente la produzione più ambiziosa organizzata presso il laboratorio urbano terlizzese, centro culturale ormai punto di riferimento nel nord barese per progetti di inclusione sociale, eventi e produzioni musicali, teatrali e artistiche, per i servizi offerti (studio di registrazione, centro serigrafico, laboratorio di falegnameria e progettazione, residenze teatrali) e per le attività formative in campo artistico.

Con il CHIU’ il MAT esprime il massimo delle sue potenzialità, accogliendo una media di 2000 utenti in una settimana all’insegna del fumetto, dell’illustrazione, dell’arte figurativa e di tutte le sue possibili contaminazioni con altre espressioni artistiche, attraverso il dialogo costante tra le diverse arti: workshop, mostre, eventi, presentazioni, incontri con gli artisti, proiezioni, concerti, spettacoli teatrali, residenze artistiche. Il tutto condensato in sette giorni che rappresentano e coronano perfettamente tutte le attività che si svolgono durante l’anno.

Il ricco cartellone degli eventi di aprile intanto prosegue con uno speciale esperimento di sonorizzazione dal vivo: domenica 15 aprile presso la sala teatro del Laboratorio Urbano gli OvO musicheranno dal vivo “Frankenstein”, pellicola del 1931 diretta da James Whale, considerata insieme al Nosferatu di Murnau (1922) una delle opere più importanti del genere horror.

Dopo le esibizioni di una colonna sonora dal vivo proprio del Nosferatu di Murnau, gli OvO, una delle band più attive del panorama rock noise mondiale con più di 1000 live all’attivo in tutto il mondo, hanno scelto la figura del mostro di Frankenstein, emblema del diverso e dell’ultimo emarginato in un viaggio unico tra cinema e musica, dove ogni singolo fotogramma del film sarà accompagnato dalla loro sperimentazione sonora.

“Frankenstein” di Whale è tratto dall’omonimo romanzo di Mary Shelley e dal suo adattamento teatrale del 1927 “Frankenstein: an Adventure in the Macabre di Peggy Webling”. Prodotto dagli Universal Studios, fu un grande successo, inaugurando una mitologia e uno stile che influenzarono tutte le successive pellicole dell’orrore: da questa versione cinematografica l’immagine della creatura entrò nell’immaginario collettivo e tutte le versioni successive del mostro si rifecero a questa.

L’evento su facebook:

15 aprile: https://www.facebook.com/events/2029305720616003/

Il MAT Laboratorio Urbano è a Terlizzi in via Macello, sn

https://www.facebook.com/matlaboratoriourbano/

https://www.facebook.com/zebucollettivo/

https://www.facebook.com/matteatro

giovedì 12 Aprile 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti