Ci sono strascichi polemici per la decisione del direttore di gara del match di finale della Coppa di Promozione pugliese 2017-2018 di concedere i supplementari dopo l’1 a 1 tra Terlizzi Calcio e Brindisi al termine dei novanta minuti regolamentari.
Il risultato, stando alle regole Uefa prefissate dalle due società presso la Figc in sede organizzativa dell’incontro, avrebbe infatti qualificato la compagine rossoblù, autrice di un gol fuori casa, ma l’arbitro ha esteso la durata della partita e a pochi minuti dallo scadere il Brindisi ha trasformato un calcio di rigore, vincendo il match.
Ma il presidente del Terlizzi Calcio Giuseppe De Nicolo non ci sta e critica l’operato del fischietto: “Oggi le comiche – commenta -. All’andata a Terlizzi finì 0 a 0. Qualche giorno prima ero stato invitato presso la sede di Bari della Figc, insieme al Presidente del Brindisi ed al Presidente della Figc Tisci per concordare date è modalità di svolgimento della finale. Vennero definite le date ed il regolamento da applicare e precisamente il regolamento Uefa. Anche i neonati sanno che nel suddetto regolamento il goal fuori casa, in caso di pareggio vale doppio. Ebbene oggi i tempi regolamentari finiscono 1 a 1. L’arbitro che fa? Concede i tempi supplementari. Una vergogna”, protesta senza mezzi termini.
La delusione del patron del Terlizzi tuttavia non scalfisce la stima per gli avversari: “Non mi resta che fare i miei complimenti al Brindisi per la bellissima partita che ha giocato e che solo per la loro bravura hanno vinto la finale. Per il resto non ho parole… A voi i commenti sugli pseudoarbitri di oggi. Noi torniamo a casa con la soddisfazione di aver giocato una bellissima partita contro un’ottima squadra. Forza Terlizzi Calcio, l’Eccellenza ci aspetta!”, conclude De Nicolo.