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«Più grave dello scandalo Censum è la decisione di non accordare “Ius soli” cittadino»

La Redazione
ius soli
Il Fronte dei Ribelli: «Una certa opinione pubblica è talmente legata alle questioni locali (vedi Censum) da non effettuare alcun pressing per il riconoscimento di cittadinanza per i bambini migranti, come già avvenuto a Ruvo»
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“Questo esodo non finirà e non resteremo in silenzio a guardare leggi e decreti legge xenofobi e razzisti che alimentano i morti in mare. Non è una questione di semplice democrazia, è una questione di civiltà”.

Così Il Fronte dei Ribelli in una nota a commento del Decreto Sicurezza, recentemente approvato dal Parlamento italiano. “In questo ultimo periodo non solo abbiamo assistito alla chiusura dei porti nella totale violazione di tutta una serie di convenzioni internazionali sui diritti umani e in violazione del codice di procedura penale (vedi omissione di soccorso) e della costituzione, ma soprattutto al silenzio nefasto e angusto di una certa opinione pubblica talmente legata alle questioni locali (vedi caso Censum) da non effettuare alcun pressing per il riconoscimento di cittadinanza per i bambini migranti, come già avvenuto a Ruvo di Puglia. Questo riconoscimento per le principali forze politiche locali dovrebbe avere la precedenza rispetto alle storie che potrebbero riguardare il sindaco e la dirigente del Comune di Terlizzi. I partiti dimenticano le priorità, mentre la politica di un sindaco si misura dal grado di civiltà”.

“Quando Gemmato non riconosce la cittadinanza ai bambini migranti si misura il suo livello umano di civiltà e di politica. Non solo. In questo periodo oscuro c’è un susseguirsi di notizie negative che attraversano il comune di Riace e arrivano a Torino – continua il centro sociale autogestito. “Avremmo voluto vedere le forze dell’ordine in linea generale attuare con la stessa forza e la stessa veemenza, azioni legali contro le mafie locali e invece vediamo un sindaco, come quello di Riace, sotto indagine per l’affidamento della raccolta di rifiuti con gli asini nel suo comune e non leggiamo alcuna parola per i due affidamenti diretti sui rifiuti da oltre due milioni di euro nel nostro comune. Permetteteci anche di scrivere della scandalosa presa di posizione della procura di Torino che involontariamente si schiera con l’Isis nella repressione degli internazionali che hanno preso le difese della popolazione civile curda a fianco dell’unica rivoluzione ancora viva nel mondo”.

“Noi non avremmo mai immaginato che una procura della repubblica come quella di Torino ritenesse dei ragazzi intervenuti in difesa di donne e bambini socialmente pericolosa, chiedendo senza nessun processo e senza aver commesso nessun reato, l’attuazione del codice Rocco con la sorveglianza speciale. Vorremmo sapere dove erano le istituzioni, lo stato italiano e quelli europei quando i curdi venivano bombardati e massacrati. Riteniamo invece indecente che chi è veramente socialmente pericoloso stia in questo momento svolgendo le funzioni di ministro dell’interno”, conclude Il fronte dei ribelli.

sabato 12 Gennaio 2019

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