A ottantuno anni decide di prendere l’aereo e affrontare un viaggio intercontinentale negli Stati Uniti per andare a conoscere, per la prima volta, i familiari americani.
È l’impresa messa in atto da Raffaele, un uomo originario di Terlizzi, dove è nato 81 anni fa, ma da 63 anni residente a Genova, che nei giorni scorsi ha intrapreso il lungo viaggio per esaudire uno dei sogni – mai concretizzatisi – di suo padre Michele: quello di andare a trovare il fratello Felice, emigrato a fine Ottocento oltreoceano in cerca di fortuna.
La splendida storia è stata narrata da Michela Paparella, nipote dello scomparso Michele e figlia di Raffaele, sulla pagina Facebook di “Inchiostro di Puglia”, luogo di piacevoli “carrambate” in salsa regionale.
“Mio nonno era per tutti il ‘Maestro del Carro’: perché la mia famiglia costruisce il Carro Trionfale di Terlizzi per la Festa Maggiore fin da fine ‘800 – racconta la donna -. Nello specifico lo ha costruito dal 1938 al 1956 (anno in cui si è trasferito per lavoro a Genova: lasciando il compito a suo fratello) e poi nuovamente dal 1976 al 1988, anno in cui è venuto a mancare. Lavorando tutte le estati al Carro in costruzione”.
Anche Felice Paparella, uno dei suoi tanti fratelli, trasferitosi molti anni prima a New York, ha esportato la tradizione ella costruzione del Carro – sia pure in miniatura – a Little Italy. in Carmine Street. Purtroppo, sottolinea Michela, “mio nonno Michele non riuscì mai ad andare a trovare suo fratello in America. Rimase sempre un suo sogno mai realizzato”.
Ma ci ha pensato Raffaele, in età avanzata, a realizzare il sogno del padre: “da solo, senza averlo mai fatto prima, ha preso un volo da Malpensa. Senza sapere manco una parola in inglese ha preso una coincidenza per Orlando all’aeroporto internazionale Jfk (è proprio vero che i pugliesi hanno una marcia in più!) ed ha raggiunto Ralph Paparella detto Ray, il nipote del fratello di mio nonno”.
La cosa incredibile – specifica la figlia – è che “fino all’anno scorso nessuno dei due sapeva dell’esistenza dell’altro, ma i social network e il sito della Festa del Carro di Terlizzi li hanno messi in contatto”.
“Vedere la felicità di mio papà e del mitico cugino americano Ray ci fa capire che: la Puglia è davvero uno stato d’animo! Che i legami resistono alle generazioni, al tempo e alle distanze. E che volere è potere (eravamo tutti un po’ preoccupati per il viaggio, le difficoltà linguistiche, l’età… e invece…)”.
Buona permanenza, Raffaele!