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Gemmato: «A febbraio ho incontrato il direttore Asl per sollecitare riapertura biologia molecolare»

La Redazione
ospedale sarcone
Il sindaco: «Evidenziammo in un incontro con il direttore generale dell'Asl Antonio Sanguedolce l'importanza di riaprire in tempi brevi il laboratorio che riteniamo punto di riferimento per il nord barese»
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È tornato operativo da tre giorni il Laboratorio di Biologia Molecolare nell’ospedale «Michele Sarcone» di Terlizzi. Ma è giallo sui presunti meriti della riapertura, contesi tra il sindaco e i consiglieri di opposizione Volpe e De Chirico.

“A febbraio, appresa la notizia della chiusura della struttura, il sindaco Ninni Gemmato e il consigliere comunale Francesco Barione chiesero e ottennero un incontro urgente con il direttore generale dell’Asl Antonio Sanguedolce e il direttore sanitario Silvana Fornelli”, fanno sapere da Palazzo di Città. “In quella riunione – ricordano il sindaco e il consigliere Barione – evidenziammo l’importanza di riaprire in tempi brevi il Laboratorio di Biologia Molecolare a Terlizzi che riteniamo punto di riferimento per l’utenza dell’intero Nord Barese. La direzione generale dell’Asl recepì le nostre istanze assumendo l’impegno preciso di valutare statisticamente l’incidenza di tale servizio: è evidente che i vertici ASL hanno constatato sia il livello elevato delle prestazioni professionali sia il numero importante di cittadini serviti presso l’Ospedale di Terlizzi dal Laboratorio di Biologia Molecolare e ne hanno disposto la riapertura”.

“Preferisco invece non commentare – conclude il primo cittadino – le affermazioni da parte di qualche consigliere comunale che scrive di “nessun interessamento”, su questa questione, “da parte del Sindaco”: non saprei se attribuire tali dichiarazioni all’ignoranza dei fatti o a malafede politica”.

Al sindaco risponde a stretto giro di posta il consigliere di minoranza Michelangelo De Chirico. “Che il sindaco abbia incontrato il direttore Sanguedolce a febbraio, ben dopo un mese dalla scoperta del problema, non è motivo per attribuirsi meriti che egli esclusivamente non ha, anzi. Piuttosto fa riflettere sulla casualità che le sue visite in quel di Bari siano documentate con tanto di fotografo al seguito, pagato con i soldi dei terlizzesi”.

“A gennaio il sottoscritto, contattato col collega Volpe dai medici del laboratorio di analisi di Terlizzi per esporre il problema, si è subito attivato recandosi presso il Direttore Generale Sanguedolce per protestare contro una sospensione del servizio che non dipendeva da alcun ordine di servizio del primario bensì basato su una vecchia lettera del direttore del Centro Trasfusionale San Paolo che non poteva, per legge, effettuare analisi di biologia molecolare se non nell’ambito dei prelievi dei donatori”, continua.

“Sulla legge non esistono pressioni politiche che tengano! Lo abbiamo fatto notare e la situazione sembra essere risolta, nelle more probabilmente della riconversione del Sarcone. Anche sul Sarcone il gruppo consiliare del Partito Democratico si sta attivando incessantemente affinché la riconversione possa trasformare in positivo un ospedale che, in queste condizioni, è lasciato nel limbo, con medici che nell’incertezza vanno via e sfiducia che aleggia in tutti i reparti.
Ciò non deve accadere e siamo fiduciosi che il Sarcone tornerà a risplendere con servizi e reparti di qualità.
Intanto proviamo soddisfazione per aver contribuito a dare dignità ai medici del nostro laboratorio di analisi, ormai specializzati con elevata competenza professionale nel settore della biologia molecolare”, conclude De Chirico.

lunedì 13 Maggio 2019

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