Attualità

Effetto Covid, il 15% dei bambini pugliesi è obeso o in sovrappeso

La Redazione
junk food
Con la riapertura delle scuole torna un'alimentazione più sana con cibi a chilometro zero nelle mense
scrivi un commento 30

Supera di 6 punti la media nazionale, la percentuale di bambini obesi e in sovrappeso in Puglia: il 15% rispetto al 9% del valore nazionale. I lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l’attività fisica, con più ore passate davanti a tv e pc. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Puglia, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, sulla base dei dati rilevati sistema di sorveglianza nazionale “OKkio alla Salute”, che evidenzia una diminuzione progressiva della prevalenza di bambini in sovrappeso, ma di contro aumenta la prevalenza di bambini obesi.  

nn

“I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a chilometro zero dovranno diventare prioritari alla ripresa dell’attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. L’86% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più”, afferma nte di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

nn

Vanno modificate abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse, e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

nn

“L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità, perché numerose sono le malattie causate da una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della buona e sana tavola, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per vivere meglio e più a lungo. I prodotti tradizionali e tipici rispondono all’esigenza di garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e salvaguardia della storia e del patrimonio di tradizioni del territorio”, insiste Floriana Fanizza, responsabile nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa.

nn

I lockdown e le misure di prevenzione, con la chiusura a più riprese delle scuole in un anno e oltre di covid, hanno impattato pesantemente sulla salute dei minori ancor più che sugli adulti, che tra le esigenze lavorative e la possibilità di fare attività fisica almeno individuale, sono riusciti ad assorbire meglio i problemi causati dalla permanenza forzata tra le mura domestiche. Al contrario, bambini e adolescenti hanno subito tutti gli effetti negativi del blocco degli spostamenti, con il risultato di aver consumato un pasto in più, spesso a base di cibi spazzatura e bibite gassate, ridotto il consumo di frutta e verdura, incrementato di ben 5 ore il tempo passato davanti allo schermo tra televisione, internet, videogiochi e didattica a distanza, secondo uno studio dell'Università di Buffalo in collaborazione con l’Università di Verona. Ridotta anche l’attività fisica, soprattutto per i minori che vivono nei grandi centri urbani e che nella maggior parte dei casi non hanno avuto a disposizione lo “sfogo” di un giardino o uno spazio verde.

n

lunedì 6 Settembre 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti