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«Stazione chiusa e niente biglietti a bordo, quindicenne terlizzese lasciata a terra a Corato»

La Redazione
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L'episodio è accaduto domenica sera: la giovane, che si trovava a Corato, non ha potuto tornare a Terlizzi con l'ultima corsa automobilistica, quella delle 21 e 55
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La consigliera comunale terlizzese Mariangela Galliani ha indirizzato una lettera alla società Ferrotramviaria per segnalare – e stigmatizzare – un episodio accaduto domenica sera ai danni di una ragazza terlizzese di 15 anni.

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La giovane, che si trovava a Corato, non ha potuto tornare a Terlizzi con l'ultima corsa automobilistica festiva – quella delle 21 e 55 – dal momento che la biglietteria della stazione era chiusa (come ogni domenica) e non le è stato concesso di acquistare un biglietto a bordo del mezzo. La quindicenne è così rimasta a terra e ha dovuto attendere l'arrivo della madre, nel frattempo sopraggiunta da Terlizzi. 

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Riportiamo di seguito il testo integrale della missiva. 

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Corato. 26 Settembre 2021. Ferrotramviaria SpA. Servizio sostitutivo bus. Corsa delle 21:55, diretta a Terlizzi. Sara ha quindici anni. Ha un nome di fantasia. Ieri sera, correva per poter rientrare a Terlizzi con la corsa delle 21:55. Si è trovata di fronte una stazione completamente chiusa e perciò all'impossibilità assoluta di acquistare a terra il necessario titolo di viaggio.

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Ha chiamato sua madre, sensibilmente preoccupata. L'ha invitata a rasserenarsi confidando nella certezza che, vista l'assenza di ogni alternativa, dovesse necessariamente esistere, oltre al buon senso che in chi offre un servizio pubblico non dovrebbe mai mancare, una ragionevole possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo.

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Diversamente, però, quando la corsa che avrebbe dovuto riportarla a casa ha raggiunto la fermata, le è stato assurdamente negato l'accesso al trasporto locale, per l'impossibilità prospettata di comprare, sul mezzo, il biglietto.

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Il costo, in particolare, di euro 1,10 è del tutto irrisorio, ma ritengo di doverlo sottolineare per evidenziarne l'enorme sproporzione, rispetto ai rischi effettivi e potenziali a cui una ragazzina di appena quindici anni è stata insensatamente esposta. E' stata, infatti, lasciata a terra, in strada, davanti ad una stazione chiusa, perciò deserta, ovviamente poco illuminata, lontana da casa.

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Né alcuna, pur assurda, motivazione che possa attenuare l'irresponsabilità dell'autore di una iniziativa tanto pericolosa e grave, può essere ricercata nel fatto che la giovanissima adolescente costituisse minaccia al viaggio, essendo perfettamente sobria, perfettamente pulita, perfettamente educata, perfettamente sana e dotata di mascherina, perfettamente pagante.

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Come è facile immaginare, appresa l'assurda notizia, sua madre è corsa a prenderla (talmente in fretta da cadere per le scale e ricavarne una caviglia slogata, oltre ad una contusione meno grave al ginocchio). Le stazioni limitrofe di Ruvo e Terlizzi erano ugualmente chiuse e inaccessibili.

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E' evidente l'inadeguatezza e l'incapacità personale di certi adulti di onorare il patto di responsabilità sociale delle generazioni mature verso quelle molto giovani, al di là di qualunque logica economica aziendale. La tutela dei minori è un obbligo delle Comunità. La tutela di una minore donna è un dovere ancora più impellente.

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Ma i fatti sono così gravi da non consentirmi di sottacerli, anche nelle vesti di amministratore, per la funzione di consigliere comunale che rivesto presso il mio comune, poiché portano all'attualità criticità rilevanti della gestione delle corse serali da parte di Ferrotramviaria SpA, rimanendo in capo alla società il dovere di garantire la rigorosa continuità del servizio offerto, in sicurezza e nel rispetto degli utenti.

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martedì 28 Settembre 2021

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