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L’Ospedale del Nord Barese si farà, ma a Bisceglie

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Finalmente l’Ospedale nord-barese: individuata l'area dove sorgerà il nosocomio
Terlizzi fuori dai giochi
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L'Ospedale del Nord Barese, quello stesso ospedale alla cui costruzione si impegnò in persona il presidente della Regione Michele Emiliano firmando la Carta di Ruvo, si farà. Quel movimento di persone che mosse i suoi primi passi all'interno di un piccolo negozio di Corato diventando infine il Comitato pro salute allargandosi anche a Terlizzi, che fu capace di mobilitare migliaia di persone per richiedere un presidio ospedaliero completo e capace di rispondere alle esigenze del territorio del nord barese, ha ottenuto a distanza di 6 anni una ulteriore vittoria. 

Il grande ospedale del Nord Barese si farà ma non a Corato come si era a lungo pensato, ma a Bisceglie.Costerà 106milioni di euro e occorreranno sei anni per realizzarlo. L'accordo definitivo è arrivato a seguoto della conferenza di servizi, svoltasi lo scorso 23 marzo in Regione, a cui hanno partecipato i sindaci di Molfetta e di Bisceglie oltre al Direttore del dipartimento salute Vito Montanaro, l'assessore regionale alla sanità Rocco Palese e il consigliere regionale di Molfetta Saverio Tammacco. Sì, perché l'area individuata per il complesso sanitario è proprio a cavallo dei due comuni, per un centinaio di metri all'interno del territorio di Bisceglie. 

La struttura, tanto desiderata, risponde all'esgenza di un bacino di utenza di circa 250mila persone e comprende i Comuni di Bisceglie, Molfetta, Trani, Terlizzi, Ruvo, Corato e Giovinazzo. La scelta dell'area è il frutto di una sinergia tra le amministrazioni di Molfetta e Bisceglie che nel 2020 inviarono alla Regione Puglia la prima proposta per l'ubicazione del presidio ospedaliero. Un dialogo, specifica il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, nato «dall'interesse pubblico che andasse oltre ogni campanilismo». «La nuova ubicazione in territorio di Bisceglie consente di superare i vincoli idrogeologici in modo tale che sia pienamente compatibile con le prescrizioni regionali oltre che rispondente a tutte le esigenze. Il sito prevede infatti vie di accesso funzionali alla statale 16 e al tronco ferroviario» ha detto il primo cittadino biscegliese.

Se Angarano ha ricevuto rassicurazioni sull'ubicazione dell'ospedale, il suo omologo molfettese, Tommaso Minervini, ha fatto mettere a verbale che il don Tonino Bello di Molfetta sarà messo in sicurezza, ristrutturato, adeguato alle normative, riceverà un incremento di personale e strumentazione migliore. Gli interventi, già finanziati, sono pari a quasi 16 milioni di euro e saranno monitorati da un apposito tavolo di lavoro.

lunedì 28 Marzo 2022

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