Sanità

Strutture ospedaliere, anche Molfetta attende i lavori: l’ira di Tammacco

Il consigliere regionale Saverio Tammacco
Il consigliere regionale Saverio Tammacco
Il consigliere regionale incalza: «Immobilismo su una struttura che copre i comuni di Molfetta, Bisceglie, Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo
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Con il depotenziamento dell’attività dell’ospedale di Terlizzi, il don Tonino Bello di Molfetta è diventato punto di riferimento per i cittadini terlizzesi che qui si rivolgono per chiedere assistenza sanitaria. Il don Tonino Bello, però, richiede una serie di interventi di potenziamento e ristrutturazione per i quali vi era stato un impegno in Regione. A distanza di quattro mesi dalla conferenza di servizi del 22 marzo, però, nulla ancora si è mosso nella direzione di una riqualificazione della struttura ospedaliera molfettese.

«Quattro mesi di immobilismo» ha protestato il consigliere regionale Saverio Tammacco.

«L’ospedale don Tonino Bello di Molfetta aspetta da quattro mesi l’inizio dei lavori di potenziamento della struttura, così come deciso dalla conferenza dei servizi del 22 marzo scorso. Da allora nulla si è mosso. Neppure il tavolo di monitoraggio sull’avanzamento dei lavori, deciso nella stessa sede, si è mai insediato, perché di fatto i lavori non sono mai iniziati» afferma.

«La settimana scorsa la Asl di Bari ha reso pubblica una delibera nella quale ribadisce nuovamente quello che era stato già deciso nella conferenza di quattro mesi fa. E cioè che con 24 milioni di euro di cui 17 milioni già acquisiti e il resto in via di acquisizione l’ospedale di Molfetta avrebbe avuto un nuovo pronto soccorso, l’implementazione della cardiologia con le camere di sub intensiva, nuove sale operatorie, la ristrutturazione della dialisi, la seconda ala di medicina, il day service di oncologia, nuovi infissi, nuovi percorsi di accesso, il nuovo obitorio. Bene, dopo tanto tergiversare, oggi chiedo ufficialmente quando cominceranno questi lavori; quando vedremo a Molfetta i tecnici della Asl di Bari per avviare la ristrutturazione?» si chiede.

E aggiunge: «Spero vivamente che ci venga fornita una data precisa e soprattutto, per il bene della comunità, spero si cominci dai locali del pronto soccorso che ad oggi non può contare neppure di una sala d’attesa degna di essere chiamata tale: gli utenti devono accontentarsi di una struttura adiacente all’ospedale con tutti i disagi che ne conseguono».

«Se è vero che ogni singolo intervento è urgente, ce ne sono alcuni che sono più urgenti rispetto ad altri. Per questo auspico che la Asl, nella sua pianificazione dei lavori preveda di cominciare da quelli che impattano maggiormente sull’offerta di salute del Don Tonino Bello che ad oggi copre i territori di 5 comuni: Molfetta, Bisceglie, Terlizzi, Ruvo e Giovinazzo. Una utenza che d’estate si moltiplica per effetto delle presenze turistiche su tutto il territorio» riferisce.

E conclude: «Si faccia in fretta, la salute dei cittadini non può più aspettare. Si è già perso fin troppo tempo. Intanto, sul fronte del nuovo Ospedale del Nord Barese, attendo, di ricevere la delibera contenente il piano di fattibilità, che la Asl Bat, proprio questa mattina in commissione bilancio ha detto essere pronta».

martedì 19 Luglio 2022

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