Storia locale

Terlizzi nel 1848, la lectio magistralis dello storico Michele De Santis

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Michele De Santis
Michele De Santis presenta il libro “1848: Terlizzi e dintorni - La Costruzione di re Ferdinando II e i moti liberali”
L'intellettuale ha presentato il suo 32esimo lavoro dal titolo: “1848: Terlizzi e dintorni - La Costruzione di re Ferdinando II e i moti liberali”
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Dal taglio accademico e formativo è stato l’interessante convegno con protagonista Michele De Santis, storico apprezzato nel panorama terlizzese, che martedì scorso, 26 luglio, ha presentato la sua trentaduesima fatica letteraria, 1848: Terlizzi e dintorni – La Costruzione di re Ferdinando II e i moti liberali”, all’interno del cartellone di eventi della Festa Maggiore 2022.

Parole di stima e di riflessione sono state spese dai due correlatori di eccezione, i professori dell’Università di Bari Nicola Neri e Michele Torres, rispettivamente specialisti delle discipline di Storia dei conflitti internazionali e Geopolitica e relazioni internazionali. Entrambi hanno riconosciuto nella scrittura del nostro concittadino un «gesto scientifico volto alla ricerca di peculiarità».

L’analisi puntuale delle vicissitudini storiche riportate nel libro evidenziano un’accuratezza metodologica da cui si evince la professionalità di De Santis. «Incarna una sicura sponda documentale, nonché un vero cacciatore di archivi», chiosano i due docenti.

La dimensione prettamente locale viene sapientemente inserita all’interno di un contesto di più ampio respiro, ossia l’aspirazione a un’Italia unita: il processo di unificazione dello Stivale è stato avviato e concluso nell’Ottocento per far sì che gli italiani si sentissero parte di un unico popolo, liberi e indipendenti, così da contrastare al meglio la povertà e le epidemie dilaganti.

La maturazione del sentimento dello spirito pubblico è il filo conduttore dell’opera, la quale si erge a un «frammento» nel mare magnum degli avvicendamenti del Regno di Napoli. De Santis ci tiene a precisare che «senza radici non si va avanti: è questo per me il concetto di storia».

È curioso osservare che nella quarta di copertina sia raffigurato un albero di ulivo tagliato; invece la copertina propone il cosiddetto «uomo del carro» con indosso il berretto frigio, copricapo impiegato nel periodo della rivoluzione francese.

Michele De Santis raccoglie l’eredità di un altro storico di punta di Terlizzi, il compianto Don Gaetano Valente: mentre quest’ultimo si è focalizzato sul Medioevo, l’altro porta avanti un lavoro sull’Ottocento così da coprire le lacune dei secoli terlizzesi.

L’infaticabile De Santis, inoltre, annuncia il prossimo testo sul quale si sta già cimentando, giungendo così a trentatré volumi scritti di suo pugno: riguarderà la biografia del terlizzese Giuseppe La Ginestra, patriota antiborbonico che fu incarcerato.

giovedì 28 Luglio 2022

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