Il report

Raccolta differenziata, Terlizzi perde il titolo di “Comune Riciclone”

Raccolta differenziata
Il commento di Legambiente
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Nella giornata di ieri è stato presentato il XIV report di Legambiente “Comuni Ricicloni”. Si tratta di uno studio che, partendo dalla valutazione dei dati forniti dai singoli comuni circa la percentuale di raccolta differenziata dei vari Comuni, stila una classifica premiando le performance più virtuose. I Comuni che hanno raggiunto la soglia minima del 65% di raccolta differenziata e che abbiano abbattuto la quantità di secco residuo al di sotto dei 75 chilogrammi per abitante di secco residuo annuo, vengono inseriti tra i comuni cosiddetti “Ricicloni”. Terlizzi non è uno di questi.

«Il dato importante, che deve generare una seria riflessione nella attuale amministrazione comunale sulle strategie da adottare quanto prima sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, è che Terlizzi fa un deciso e preoccupante balzo indietro. La percentuale di raccolta differenziata perde un consistente 3,4%, passando dal 70,4% del 2020 al 67% registrato nel 2021. In quattro anni si è perso per strada il 7,2% di raccolta differenziata. Nell’Aro Ba1, peggio di Terlizzi fa solo Bitonto che nel 2021 era ancora ferma al conferimento col sistema dei cassonetti stradali» fa notare il circolo di Legambiente di Terlizzi, analizzando i dati.

«E non è il solo dato negativo. L’altro, ancora più preoccupante, è che la quantità di secco residuo si incrementa del 14%. Cioè in media ogni cittadino ha conferito circa 17 kg di secco residuo in più rispetto al 2020; si è passati, dunque, da 121,50 kg nel 2020 a 138,84 kg di secco nel 2021 di secco, allontanandoci decisamente dall’obiettivo “Rifiuti Free” dei 75 kg, quasi raddoppiandolo» aggiungono dall’associazione ambientalista.

«Le criticità che abbiamo evidenziato l’anno scorso commentando i risultati del dossier Comuni Ricicloni, restano tutte: dall’eccessivo utilizzo dei prodotti monouso, all’abbandono selvaggio dei rifiuti, al conferimento irregolare dei rifiuti con il porta a porta da parte di molti cittadini» continuano.

«Le proposte di Legambiente Terlizzi, rese note nel confronto pubblico preelettorale tra i candidati alla carica di sindaco, sono principalmente le seguenti: potenziare l’organico dei funzionari della polizia locale con compiti in materia di polizia ambientale, così da avere un presidio costante del territorio, investendo contestualmente nella installazione di fototrappole nelle aree periferiche della città; effettuare campagne di sensibilizzazione dei cittadini sulla corretta gestione e raccolta dei rifiuti, anche diffondendo i contenuti del Regolamento comunale per la raccolta dei rifiuti urbani approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 03/12/2020; introdurre forme di disincentivazione, specie degli esercizi commerciali, sull’uso di prodotti usa e getta anche se in materiale compostabile; introdurre la tariffazione puntuale sul conferimento dei rifiuti secondo il principio di “chi inquina paga”, e valutando modalità di raccolta rifiuti alternative che consentano un maggiore controllo dei conferimenti, premiando i cittadini virtuosi e penalizzando chi invece continua ad avere comportamenti incivili, in quanto la tariffazione legata alla sola superficie degli immobili non incentiva i cittadini a differenziare con maggiore attenzione i rifiuti e a ridurre il conferimento di secco residuo» commenta Michelangelo Guastamacchia, presidente di Legambiente Terlizzi “Amici di Vito e Clara”

«Occorre ricordare che l’incremento della percentuale di raccolta differenziata significa riduzione della ecotassa regionale sul conferimento dei rifiuti in discarica, e che la riduzione della quantità di secco residuo si traduce in minori costi complessivi di smaltimento. Un doppio risparmio che alleggerirebbe decisamente la tassa rifiuti per i cittadini» conclude Guastamacchia.

martedì 29 Novembre 2022

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Donato Rana
donato
1 anno fa

Attivare un’altra isola ecologica dalla parte opposta della città, ovvero verso Molfetta, no !!??