Nicoletta De Santoli e Rodolfo Baldanzi
Il progetto

Nicoletta De Santoli e Rodolfo Baldanzi presentano FAQ: il progetto editoriale di due autentici sognatori

Mariarita Rana
Mariarita Rana
Un nuovo format editoriale indipendente, che abbandona la tradizionale impostazione dei periodici per preferire un approccio sperimentale e alternativo al mondo artistico
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"FAQ-ArtistƏ rispondono a cose"

“Complicare è facile, semplificare è difficile” sosteneva Bruno Munari, attraverso un vero e proprio elogio all’arte, capace di giungere all’essenzialità delle cose senza creare giustapposizioni di facciata.

E se la realtà che viviamo è la stessa di tutti, perchè abbiamo un problema nel cogliere i dettagli? E’ questo l’interrogativo su sui si basa il progetto dal titolo “FAQ-ArtistƏ rispondono a cose”, ideato da Nicoletta De Santoli, di origini terlizzesi e Rodolfo Baldanzi. Due autentici sognatori che uniscono in questa iniziativa la passione per la grafica editoriale che Rodolfo ha sviluppato durante i suoi studi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e la concretezza del linguaggio, grazie alla laurea triennale in lettere di Nicoletta, che ha poi cambiato ambito scegliendo una magistrale in arti visive.

Il progetto, infatti, si svolge a Bologna, proponendosi come un nuovo format editoriale indipendente, che abbandona la tradizionale impostazione dei periodici per preferire un approccio sperimentale e alternativo al mondo artistico. Lontano da una narrazione fatta da e per gli addetti ai lavori, esso vuole riscoprire la dimensione quotidiana degli artisti del contemporaneo, interpellandoli su questioni e perplessità esistenziali comuni. Il titolo del format riprende, non a caso, una sezione specifica di siti e giornali: quella delle FAQ, riservata ai dubbi più frequenti del pubblico. In questo caso però, gli interrogativi giungono direttamente dalla realtà: ogni numero dell’editoriale si struttura partendo da una domanda di natura non artistica a cui l’artista, partendo dalla sua personale ricerca – ma interpellato come
“utente” tra gli “utenti” della vita – può offrire solo una possibilità di risposta. I contenuti vengono poi veicolati attraverso estetica e modalità di diffusione di ispirazione pubblicitaria, recuperandone il lato più pop e irriverente.

L’obiettivo è dunque quello di ricominciare dal basso, sperimentando una nuova forma di comunicazione. La struttura dell’editoriale è composta da due sole sezioni – una riservata alla domanda e una alla risposta – contenute all’interno di un singolo flyer fronte-retro. La scelta di creare un format brevissimo, quasi aneddotico, si sposa bene con le modalità di lettura immediate proprie dei contenuti pubblicitari, social e giornalistici, mantenendo tuttavia intatto lo spessore dell’indagine. La veste grafica della pagina riservata al quesito recupera l’immaginario accattivante delle pubblicità trash-pop (come volantini, annunci, tabloid e spam). La seconda pagina, riservata alla risposta dell’artista, è pensata invece con un template più sobrio.

La modalità di diffusione è molto semplice, decisamente “urbana” e consiste nel cercare di recuperare quella quotidianità, propria dell’artista, attraverso la scelta di spazi comuni, alla portata di tutti: supermercati, negozi, ristoranti, metro completamente infestate di volantini; ogni singola pubblicazione diventa esclusiva, poichè non più rintracciabile al subentrare del numero successivo.

Una risposta decisa e originalissima ad un sistema, quello dell’arte contemporanea, sempre più chiuso ed ermetico rispetto agli utenti, i veri fruitori. Un percorso artistico itinerante, innovativo e in continua evoluzione.

sabato 25 Marzo 2023

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