È stata positiva la risposta dei cittadini terlizzesi alle nuove disposizioni relative al conferimento dei rifiuti nell’ambito della raccolta porta a porta.
In tanti si sono attenuti alle indicazioni di Sanb e amministrazione comunale, utilizzando esclusivamente i nuovi mastelli. Non è mancato, tuttavia, chi ancora non entrato nella nuova ottica, dimenticando di adottare le prescrizioni in vigore dal 1° febbraio.
«Molti cittadini hanno dimostrato di voler e saper rispettare le regole conferendo bene all’interno dei nuovi mastelli, sia ieri sera per il centro abitato che nel pomeriggio per il centro storico. Altri, netta minoranza, hanno continuato a esporre buste, in alcuni casi bustoni neri, come in passato, incuranti delle regole e della corretta raccolta differenziata» ha commentato il vice sindaco di Terlizzi Gaetano Minutillo.
I rifiuti non correttamente conferiti all’interno dei nuovi mastelli non sono stati ritirati. Tuttavia, assicurano da Sanb, sono in corso ispezioni su buste e bustoni. Una volta terminata la fase di ispezione, quanto non correttamente conferito sarà comunque rimosso in giornata.
«L’appello è a tutti di prendere esempio dai tanti cittadini virtuosi, di migliorare la qualità di differenziazione del rifiuto ed esporre correttamente con i mastelli» aggiunge Minutillo.
Per chi, ancora non dovesse essere in possesso del nuovo kit di mastelli, potrà ritirarlo all’info point Sanb, centro distribuzione buste, in via Carelli presso il mercato ortofrutticolo dalle 12.30 alle 15.30.
Buongiorno, solo una mia personale considerazione sul nuovo sistema di mastelli per la raccolta rifiuti. Abbiamo un mastello unico per carta, secco e vetro: ergo, nella settimana dovremo raccogliere in mastelli separati i tre tipi di rifiuti diversi, per poi riversarli di volta in volta nel mastello preposto al ritiro. Risultato: un mastello in più, spazio occupato in più, tempo da sprecare in più per i travasi. Ho fatto per anni la raccolta differenziata: oggi temo di non avere più la pazienza necessaria per continuare. Giuseppe Altamura.