Comune di Terlizzi
Comune di Terlizzi
Il caso politico

Fdl Terlizzi: «Siamo orgogliosamente squadristi». Giuseppe Pappagallo: «Tutto questo mi disgusta»

Botta e risposta tra Fratelli d'Italia e le organizzazioni di centrosinistra sul caso Bari
1 commento 882

Il dibattito politico intorno alla vicenda che sta interessando il Comune di Bari, con la nomina di una commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata, sta alimentando polemiche anche sul piano locale, generando un acceso botta e risposta tra le forze politiche che si sono schierate accanto al sindaco di Bari Antonio Decaro e i sostenitori del governo Meloni, in particolare Fratelli d’Italia.

Nella giornata di ieri, la locale sezione del Partito Democratico attraverso i social network ha definito il governo guidato da Giorgia Meloni un “Governo squadrista”. Una definizione che ha immediatamente innescato la replica da parte del circolo locale di Fratelli d’Italia che, con un artificio retorico, ha rivendicato le posizioni del governo.

«Siamo orgogliosamente squadristi, se con tale termine si vuole indicare la volontà di coloro i quali, aldilà del colore politico, vogliono sempre ricercare la verità dei fatti ed accertare le responsabilità dei soggetti coinvolti, a prescindere dal colore politico. È evidente l’intento di delegittimare le istituzioni, è evidente l’intento di buttarla in caciara, è evidente l’intento di passare per la vittima di turno e di far passare gli altri per i carnefici, quando la vera e unica vittima di questa vicenda è la violazione costante e continua delle regole democratiche e politiche dei cittadini..» hanno scritto gli esponenti di Fratelli d’Italia in una nota.

Parole che hanno mosso un polverone, raccogliendo lo stigma degli avversari politici. Di «episodio grave» parlano gli aderenti al movimento politico “La Corrente”, «lontano dal potersi ritenere una boutade o la scommessa troppo azzardata di un improvvisato social media manager di partito». La gravità delle parole di Fratelli d’Italia sarebbe legata alla «esplicita ammissione del richiamo ai metodi e alle narrazioni del peggiore ventennio della storia d’Italia». «Da brividi – stigmatizzano – è il fatto che l’ammissione di “squadrismo” arrivi a poche ore dal buio eccidio delle Fosse Ardeatine, consumato a Roma il 24 marzo 1944, in cui furono trucidati il prof. Gioacchino Gesmundo e don Pietro Pappagallo, non solo simboli imperituri dell’antifascismo, ma anche dell’orgoglio storico e identitario di Terlizzi».

«Più che squadristi orgogliosi – scrive La Corrente in una nota – forse sarebbe il caso di dirsi davvero “Patrioti”, di smetterla di identificarsi con modelli perversi del passato più oscuro della Nazione, di chiudere una spirale di odio e provocazione che ha perso i suoi confini, arrivando al culmine, per l’appunto, di far dichiarare qualcuno senza veli e rimorsi “squadrista”. Un titolo del genere – provocazione o passo troppo lungo che sia – crea irrimediabilmente imbarazzo».

Anche Giuseppe Pappagallo, pronipote di don Pietro Pappagallo e presidente della sezione Anpi “Don P. Pappagallo-G.Gesmundo” di Terlizzi è intervenuto sulla questione: «Leggere questa “roba” mi disgusta, prima ancora che come nipote di don Pietro Pappagallo o iscritto all’Anpi, come cittadino di uno stato democratico. Vedere miei concittadini permettersi di giocare “ai fascistelli” grazie alla libertà di cui godono nel nostro paese lo trovo nauseante».

«Ai tristi nostalgici dello “squadrismo”, incapaci di aprire un libro di storia, consiglierei un viaggio di istruzione in Iran, Siria o Russia per sperimentare sulla propria pelle ciò che tanto ammirano e rimpiangono» afferma Pappagallo. E aggiunge: «La provocazione e la mischia mediatica rappresentano il vero obiettivo di questa gente, che solo in questo modo può ritagliarsi uno straccio di visibilità. Non è un caso che questa patetica “boutade” (chiamiamola così….) sia arrivata in questi giorni che vedono l’ANPI di Terlizzi, a fianco dell’Amministrazione Comunale, delle scuole e di tante altre realtà associative, portare avanti un ricco programma di eventi per celebrare l’80° anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine e ricordare l’impegno di Don Pietro Pappagallo e del Prof. Gioacchino Gesmundo in difesa dei principi di libertà e giustizia. Iniziative, è importante sottolineare, che stanno suscitando grande attenzione e partecipazione da parte dei più giovani».

Dura reazione anche da Città Civile: «Sarebbe troppo semplice speculare su questo scivolone. Il fatto è che non si tratta di una caduta di stile. Si sono finalmente sentiti liberi di gridare la loro identità. Finalmente si è rivelata la loro ipocrisia» scrive il gruppo politico sui social network. «Con loro, i nostri martiri non hanno niente in comune. Il 24 Marzo abbiate la coerenza di andare a fare una gita a Predappio. Lo avete detto voi» concludono.

venerdì 22 Marzo 2024

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Francesco
Francesco
1 mese fa

pensate ai 130 arresti a Bari e al diffuso malaffare piuttosto che pensare alle chiacchiere contenute in questo articolo!!