80° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine
La commemorazione

Terlizzi onora i martiri Gioacchino Gesmundo e Don Pietro Pappagallo

Mariarita Rana
Mariarita Rana
"Coltivare la memoria è importante"
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Nella mattinata di oggi, Lunedì 25 marzo 2024, in occasione dell’ 80° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, Terlizzi ha ricordato Gioacchino Gesmundo e Don Pietro Pappagallo: i due terlizzesi, tra le 335 vittime totali, tragicamente uccisi nella tragica rappresaglia perpetrata il 24 marzo 1944 dai nazifascisti a Roma contro l’attentato partigiano di Via Rasella, compiuto il giorno prima, in cui rimasero uccisi 32 tedeschi. Il loro nome fa parte del patrimonio civile di ogni terlizzese: il parroco e il professore, entrambi nativi della nostra città, ma da anni residenti nella capitale, dove furono incriminati per attività antifasciste.

In mattinata si è svolta la commemorazione istituzionale, presieduta dal sindaco Michelangelo De Chirico, con la partecipazione delle istituzioni e delle autorità civili e militari, delle scuole primarie e secondarie San Giovanni Bosco, Don P. Pappagallo e G. Gesmundo, con il corteo in giro per le vie principali della città e gli omaggi alle lapidi commemorative dedicate ai due martiri terlizzesi presso il Cimitero, Piazza IV Novembre, Piazza Cavour e Largo La Ginestra.

«Il 24 marzo del 1944, precisamente 80 anni fa, a Roma, occupata dall’esercito del Terzo Reich, si consuma una delle maggiori stragi nazifasciste in Italia, in cui furono trucidati tanti innocenti e tra loro i nostri due concittadini Don Pietro Pappagallo ed il prof. Gioacchino Gesmundo» afferma il Sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico. Un discorso particolarmente significativo, in cui il peso della storia si fa sempre più importante, elemento cardine per una comunità che si rispetti, di cui vi proponiamo qui di seguito uno stralcio:

«La giornata di oggi riporta alla memoria una pagina dolorosa e drammatica della storia del nostro Paese e impone una riflessione sull’importanza della libertà e della salvaguardia della nostra democrazia. Questi valori devono essere preservati come un bene inestimabile e mai dati per scontati. Ancor oggi, a distanza di 80 anni dall’orrendo massacro di innocenti, il ricordo dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine suscita in tutti noi orrore e sgomento e ci richiama a ripudiare ogni forma di violenza e di intolleranza e a difendere i valori della libertà. Coltivare la memoria è importante. Dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione contro il pericolo di nuove possibili degenerazioni violente. La libertà, l’eguaglianza e la giustizia vanno difese e promosse ogni giorno.
Mi piace ricordare che fecero parte della Resistenza moltissimi cittadini italiani anche fuori dalla politica come Gino Bartali che salvò 800 ebrei italiani e che per questo è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni. In sella sua bici Bartali diventa un corriere della Resistenza e nei tubi del telaio della sua bicicletta nasconde i documenti d’identità falsi da consegnare alle famiglie ebree per permettere loro di lasciare il paese in clandestinità. Per un anno intero Bartali attraversa l’Italia in bicicletta, percorrendo fino a 400 chilometri al giorno» continua il primo cittadino.

«Ognuno di noi può e deve essere un costruttore di pace anche attraverso il rispetto della dignità umana, ce lo hanno ricordato più volte Papa Francesco ed il Presidente Sergio Mattarella» conclude.

Terlizzi, dunque, non dimentica e tiene vivo il ricordo dei suoi concittadini, esempio morale per il loro sacrificio ineguagliabile.

Anche Leda di Paolo, Segretaria della sez. Anpi “Don P. Pappagallo” di Roma, ha espresso massima riconoscenza, ringraziando le istituzioni di Terlizzi ed il Sindaco Michelangelo De Chirico per la collaborazione e per il percorso fatto insieme: «Ci spiace molto non essere con voi in presenza ma lo siamo con il cuore. Da anni ormai alla cittadinanza terlizzese ci unisce l’ antifascismo militante in nome di Don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo che hanno sacrificato la loro vita per la liberazione del nostro paese dall’oppressione nazifascista e insieme ne condividiamo le commemorazioni. A Roma, il 29 gennaio ne abbiamo ricordato insieme il loro l’arresto, in questi giorni voi la vile uccisione alle Fosse Ardeatine. Approfittiamo di questo saluto per ringraziare ancora la nutrita e calorosa delegazione che è venuta a Roma per la commemorazione dell’arresto: il sindaco Michelangelo De Chirico, le dirigenti scolastiche, i genitori e la delegazione di studenti delle scuole che hanno arricchito la commemorazione con letture, riflessioni, entusiasmo, impegno per il futuro» dichiara.

lunedì 25 Marzo 2024

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