Politica

Centrale a biomasse, la minoranza: «Nessun no a priori, ma chi beneficerà del progetto?»

La Redazione
Impianto per la produzione di biogas
Nel giorno in cui il progetto dell'impianto a biogas su Via Mariotto sarà discusso in consiglio, la minoranza prende posizione sull'iniziativa di Sorgenia
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"Non convocano il Consiglio Comunale in tempo utile, ma affiancano il Dirigente durante la Conferenza di Servizi".

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Così recita l'esordio di un comunicato – intitolato "Le cupole di Sorgenia" – pubblicato congiuntamente dai consiglieri opposizione e dall'esponente indipendente Mariangela Galliani sulla questione della centrale a biomasse che la società Sorgenia intende realizzare in collaborazione con l'amministrazione comunale in agro terlizzese, nei pressi di Via Mariotto, a poche decine di metri dall'Appia Traiana. 

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L'argomento sarà in discussione nel consiglio comunale monotematico straordinario di questa sera (a partire dalle 18), anche se l'opposizione aveva richiesto con apposita istanza un'assemblea inclusiva – con gli interventi delle associazioni ambientaliste, di categoria e dei comitati – che precedesse la Conferenza di Servizi che si è tenuta ieri. 

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"Nessuna opposizione di principio, siamo tutti favorevoli all'uso di energie alternative, ma dell'intervento proposto non v'è traccia negli atti approvati di pianificazione e di programmazione – continua la minoranza -. Il Consiglio Comunale non ha mai dato mandato alla Giunta di rappresentare la posizione della Comunità terlizzese nella conferenza di servizi sollecitata su istanza di Sorgenia Bio Power S.r.l. che incalza nel chiedere di realizzare l'impianto in un area agricola, di particolare vulnerabilità per l'interesse archeologico e per i valori, storici, paesaggistici e culturali che la legano indissolubilmente alla via Appia-Traiana (via Francigena) e alla sua tutela". 

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"Un'area che non possiede nessuna vocazione industriale, del tutto priva delle infrastrutture stradali essenziali a garantire gli impatti ambientali generati da un intervento di portata tanto ampia", sottolinea la minoranza consiliare, che nota come i vantaggi effettivi di questo progetto siano "solo per una parte: l'investitore privato e i moderni latifondisti, locali e delle vicine Bitonto, Ruvo, Andria, Corato, etc. I nomi noi li conosciamo. Eccome!".

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"In cambio di questi privilegi, nessun ritorno per la nostra Comunità", sintetizza l'opposizione, che incalza: "A quale titolo il Comune di Terlizzi ha trattato la posizione della cittadinanza e delle associazioni ambientaliste presenti sul territorio? Quale indirizzo politico ha orientato l'intervento del Comune? Di quali particolari volontà sarebbero portatori il Sindaco e il Presidente Ruggiero? Chi rappresentano, se non se stessi? Terlizzi, svenduta e umiliata, assiste all'ennesimo vilipendio dell'interesse pubblico".

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giovedì 4 Marzo 2021

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