Gestire il “Non Senso”

Dott.ssa Emma Quinto
«Il "Non Senso" è un sintomo ambivalente: se lo si "tratta bene" ci porta a rinascere e a uscire dalla depressione, se lo si "tratta male" ci spinge ancora più giù»
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«Gentilissima dottoressa, chi le scrive è un padre preoccupato per il proprio figlio. Ecco in breve di cosa si tratta: sposato, con un bellissimo bambino, un ottimo lavoro. tutto sembra andare bene. Dopo 10 anni di matrimonio arriva la separazione. Un anno dopo, l'azienda dove lavora chiude. In breve tempo perde la famiglia e il lavoro. Inizialmente ha reagito bene, ma ora no, temo stia scivolando nella depressione.

Depression che sta coinvolgendo molte delle persone a lui vicine, il figlio, è spesso triste quando è con lui, gli amici cercano di stargli vicino ma spesso trovano difficoltà nel farlo uscire o parlargki. Io gli parlo, lo consiglio, lo aiuto anche economicamente, ma lui non reagisce più sta perdendo interesse per la vita.

Non è mai stato così, e vederlo in questa condizione mi preoccupa molto, inizialmente pensavo fosse solo un periodo passeggero, dovuto alle varie situazioni che le ho accennato ma, adesso, adesso sembra che le cose davvero non prendano nessuna svolta.

Penso che ha bisogno di aiuto ma io non so che altro fare. Se lei mi può aiutare me lo faccia sapere, grazie».

Purtroppo queste situazioni se non gestite correttamente possono essere davvero difficili da superare, vengono amplificate le emozioni negative, le sensazioni di sconforto e la percezione di non valere molto.

Sarebbe consigliato riprendere la propria vita tra le mani. Se si è stati capaci di costruire qualcosa, vuol dire che le capacità per rifarlo sono presenti, basterebbe riscoprire in se stessi la voglia di riprovarci. Aumentare l'autostima, cercare stimoli dentro di se, riuscire a porsi obiettivi.

Ciò è possibili attraverso un percorso di sostegno psicologico mirato proprio al raggiungimento del miglioramento della qualità della vita.

Purtoppo la depressione non sempre viene affrontata come dovrebbe e si lascia passare del tempo importante. Purtopppo certe volte è proprio la perdita di senso che ci porta ad uno stato depressivo.

Il "non senso", che prima riguardava un ambito preciso, si espande nel cervello a macchia d'olio e diventa un "Non Senso" generale, che impregna di sé anche ambiti di vita che invece un senso ce l'hanno. A quel punto la situazione è delicata, perché il Non Senso è un sintomo ambivalente: se lo si "tratta bene" ci porta a rinascere e a uscire dalla depressione, se lo si "tratta male" ci spinge ancora più giù.  

Ma l’importante è ascoltare i propri sintomi e agire di conseguenza. Per qualsiasi altra domanda può contattarmial numero 329.777.18.22.

venerdì 11 Gennaio 2013

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