Seconda vittoria consecutiva per l’Asd Tennis Terlizzi nel girone A del campionato regionale a squadre della Serie D2.
La vittoria viene conquistata in trasferta, presso lo storico circolo barese dell’Angiulli, dove esiste l’unica Accademia del Tennis pugliese voluta dalla Federazione Italiana Tennis e dall’Istituto di Formazione “A. Lombardi”, presieduto dal tecnico barese Michelangelo Dell’Edera.
La squadra avversaria è stata proprio una rappresentativa giovanile dell’Accademia, che ha schierato in campo giovani emergenti sia in singolare che nel doppio. Il primo singolare è stato vinto per 6/0-6/1 dal terlizzese Michelangelo De Chirico (classifica 4/2) contro Pollio Eugenio (classifica 4/3, di un gradino inferiore).
Nel secondo singolare ha avuto la meglio il terlizzese Carmelo Veneto (classifica 4/3) contro Capozzi Andrea (classifica 4/3), con il punteggio di 6/4-6/0 dopo una rimonta entusiasmante nel primo set quando, sotto per 1/3 a causa di una partenza sottotono, Veneto ha imposto con tenacia i suoi colpi riprendendo sicurezza e scoraggiando il giovane ma ostico avversario. Infine il doppio, con la coppia De Chirico Luca e De Chirico Michelangelo che si sbarazzano della coppia barese con il punteggio di 6/1-6/1.
Terlizzi a punteggio pieno dunque. Domenica 13 il team locale riposerà mentre domenica 20 maggio ospiterà presso i campi del parco comunale la squadra del Country Club Molfetta, in un match che si preannuncia molto equilibrato.
Così il capitano, Luca De Chirico: “Più passano i giorni più ci alleniamo e miglioriamo la prestazione non solo mentale ma anche atletica in campo. L’obiettivo salvezza è raggiunto, ora vediamo cosa riusciamo a fare nelle prossime ultime due gare del girone, sapendo che passa alla fase regionale ad eliminazione diretta solo la prima classificata di ogni girone”.
Molto entusiasti i due giovani innesti nella prima squadra, ossia Christian Chiapperini e Francesco D’Amato, cresciuti nel vivaio della Scuola Tennis “G. Morgese”. Il presidente Luigi Fumarola, contento ma con i piedi per terra: “Luca e Michelangelo sono cresciuti da autodidatti nella strada e riescono a battere anche tennisti emergenti grazie al loro talento e alla grandissima esperienza acquisita, a dimostrazione che i loro colpi fanno parte del braccio e non si possono acquisire sperando di impararli in una lezione di tennis. Oggi ne è stato un ulteriore esempio”.