Il fronte dei ribelli torna sulla questione del disegno di legge omotransfobia, risponendo a una nota della sezione terlizzese di Fratelli d’Italia.
“In secoli di vessazioni, passando da Platone, Shakespeare, Michelangelo e Oscar Wilde, non era mai successo che la realtà fosse capovolta a tal punto – ironizza il movimento -. Definire l’omosessualità come anormale e diseducativa dà bene l’idea di come in un piccolo paese di provincia, come Terlizzi, nel 2018 si debbano avere ancora visioni del mondo così arcaiche e che violano i diritti umani”.
“La società civile ed il diritto hanno il dovere di difendere i più deboli, poiché la società non è il regno animale dove vige la legge del più forte. Quando in una società il diritto e la legge funzionano, sono sempre i più deboli a trarne beneficio”, osserva il centro sociale, che continua: “Rispetto inoltre a ciò che dice l’ufficio legislativo della regione Puglia sulla presunta incostituzionalità del ddl, ci teniamo a dire che la costituzione italiana, al di là della libera interpretazione, nell’art. 3 riconosce un diritto, quello di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale, quale del resto sono le discriminazioni, che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impedendo il pieno sviluppo della persona umana”.
“L’idea poi che la famiglia sia l’unione di coniugi di solo sesso opposto è un’idea sessista e maschilista – conclude Il fronte dei ribelli -. Le famiglie si misurano solo dall’amore, dalla capacità di mettersi in discussione ogni giorno e dalla voglia di scambiarsi la meraviglia; di sorprendersi insomma. Un noto psichiatra che era ordinario della facoltà di medicina e chirurgia di Bari sosteneva che ‘il concetto matematico di normalità non esiste per definire un comportamento umano. La normale è una perpendicolare a una retta, una oscillazione che ha i suoi estremi tra l’euforia e la depressione'”.