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“La Madonna in mezzo alla Chiesa”: grandi festeggiamenti per l’apertura del Settenario di preghiera

La Redazione
Madonna di Sovereto
Il resoconto di un grande momento di devozione
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«Evviva Maria» è l’inno che si è levato corale nel primo pomeriggio di domenica 17 aprile, quando, in coincidenza con la Santa Pasqua, i portoni della Concattedrale di San Michele Arcangelo sono stati spalancati per accogliere i fedeli all’inaugurazione del Settenario di preghiera in devozione alla Madonna di Sovereto.

Intorno alle ore 14, a seguito della diana come segnale d’inizio dei festeggiamenti, i numerosi devoti che sostavano in trepida attesa dietro gli ingressi chiusi della chiesa, hanno cominciato a correre, non appena le ante sono state aperte, verso l’Icona bizantina della Vergine Nera posta sull’altare della navata destra, ove è posizionato il quadro “Il ritrovamento” di Michele De Napoli.

Il culto tradizionale della “Madonna in mezzo alla Chiesa” è stato riproposto dopo due anni di stasi, a causa dell’emergenza sanitaria, in tutto il suo magnifico folclore. Il calore della comunità terlizzese si è sprigionato in adorazione di Nostra Signora, attraverso lacrime di commozione, apposizione di mazzi di fiori, invocazioni di grazie. Vicinissime le une alle altre, le persone in festa hanno riempito ogni spazio della Concattedrale, libere finalmente di poter esprimere con spontaneità il loro profondo sentire religioso.

Il momento di orazione celebrato da Don Roberto De Bartolo è stato intriso di emozione: perfino la voce del sacerdote si è rivelata a tratti commossa, coinvolta dall’evento che si stava compiendo. «Pace, giustizia e carità» sono i messaggi chiave trasmessi alla collettività, affinché le suppliche rivolte a Maria possano trovare ascolto per la vita quotidiana.

Il Comitato Feste Patronali, nelle figure del Presidente Carmine D’Aniello, della Vicepresidente Maria Teresa De Scisciolo e dell’Economo Luigi Dell’Aquila, coadiuvati dall’intero staff organizzativo, è riuscito nell’intento di riproporre i costumi del patrimonio culturale del paese, rispettando i gesti simbolici che negli anni si sono consolidati. Dall’omaggio floreale alla presenza simbolica del pastorello con la pecorella, a cura della famiglia De Palma, l’esposizione dell’effigie ha esercitato il suo potere mistico sui terlizzesi.

Verso l’imbrunire, la processione della Sacra Icona per il centro del paese ha ulteriormente sortito l’effetto di coinvolgere la comunità, accorsa per strada per seguire con venerazione la Beata Vergine, sino poi a raggiungere nuovamente la Concattedrale per la celebrazione della SS. Messa presieduta da Mons. Felice di Molfetta, Vescovo Emerito di Cerignola Ascoli Satriano.

Il quadro mariano, per l’occasione, è stato apposto sull’altare principale della navata centrale così da essere ben visibile non appena si varca l’accesso del duomo. Il Comitato Feste Patronali, per dare maggiore solennità al Settenario, ha fatto realizzare un’imponente struttura con drappi avorio e blu, dinanzi alla quale è stata sistemata l’icona della Madonna Odigitria.

Un «impegno severo» è stato richiesto da Sua Eccellenza all’intero popolo in contemplazione della Madonna, cosicché ciascuno possa farsi promotore, attraverso le azioni giornaliere, dei valori che la Madre Celeste personifica.

Una giornata intensa, dunque, in cui la felicità ha albergato nei cuori di moltissimi terlizzesi. A concorrere per la buona riuscita dei festeggiamenti sono stati anche gli esperti musicisti della banda “V. G. Millico”, della Bassa Musica “Città di Terlizzi Amici della Musica T. Marinelli”, nonché il qualificato Maestro Rino Campanale: tutti insieme, attraverso le note, hanno contribuito a realizzare la massima intensità emotiva e a conferire allegria alle diverse tappe rituali.

giovedì 21 Aprile 2022

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