La posizione politica

Impianto Sorgenia, La Corrente: «Necessario delocalizzare. Occorre tutelare la Via Francigena»

I rappresentanti istituzionali de La Corrente
I rappresentanti istituzionali de La Corrente
Il gruppo politico spiega le motivazioni del suo "no" al progetto
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«L’impianto proposto da Sorgenia non produrrà alcun vantaggio alla Comunità terlizzese perché non produrrà biometano da immettere in rete, magari a prezzi agevolati o gratuiti per i residenti di Terlizzi ma produrrà Bio metano liquido per trazione che sarà trasportato altrove e venduto altrove.
Non vi è alcun beneficio per la comunità in quanto l’impianto non produrrà gas o energia elettrica da fonti rinnovabili ma combustibile per autotrasporto (metano liquido)». È quanto contesta il gruppo politico La Corrente che con una nota esprime il suo dissenso categorico alla realizzazione della centrale a biogas in territorio terlizzese.

«La Via Francigena è un bene da tutelare e valorizzare con strutture ed infrastrutture leggere per lo sviluppo del turismo lento e la fruizione del paesaggio ed il progetto di Sorgenia avrebbe un impatto devastante nei confronti della vicina Via Appia Traiana, bene Storico insediativo prossimo Patrimonio UNESCO» contestano.

«Perché rinunciare a questa straordinaria occasione di sviluppo turistico-sostenibile che avrebbe effetti positivi per tutta la comunità terlizzese e favorire un insediamento industriale poco utile alla collettività?» è la loro domanda.

La Corrente esprime la sua posizione categorica e non negoziabile in merito alla questione. «I processi complessi non si governano contrapponendo interessi diversi ma cercando soluzioni sinergiche e utili al miglioramento delle condizioni socio-economiche dell’intera comunità. In questo caso però non c’è mitigazione o compensazione possibile perché è la stessa presenza dell’impianto a ledere e depauperare l’area interessata, tale impianto, con l’inevitabile aumento del traffico veicolare di mezzi pesanti in esercizio rappresenterebbe un grave danno ad un importante bene paesaggistico come la Via Francigena, danneggiando questo importante bene ad alto valore tuirstico».

E individuano la soluzione: «L’unica possibilità è la delocalizzazione. Questo progetto va rigettato e va ripensato in un altro sito. Le sue dimensioni e l’attività in esercizio sono incompatibili con un’area contermine ad un bene paesaggistico così importante».

Subito però chiariscono: «Non siamo contro questa tecnologia assolutamente. Siamo per l’Economia Circolare ma quella vera quella efficace, quella che funziona davvero, quella di comunità, quella che davvero chiude il ciclo nel territorio restituendo alla comunità i vantaggi sia ambientali sia economici e di reddito, quella che migliora la condizione economica e sociale delle/i cittadine/i. Siamo favorevoli all’insediamento di impianti che valorizzino sottoprodotti o rifiuti e portino vantaggi collettivi».

E concludono: «Siamo al fianco dei cittadini che si oppongono alla realizzazione di questo impianto in c.da Monserino. Siamo al fianco delle associazioni che hanno partecipato alla Marcia per la difesa della Via Appia Traiana (ass. Via Appia-Francigena terlizzi. PT, Legambiente Terlizzi, La Garra solo per citarne alcune). Come abbiamo ribadito nell’ultimo consiglio comunale in occasione della domanda di attualità presentata dai nostri consiglieri comunali Giuseppe Volpe e Donatella Azzollini sull’argomento, siamo al fianco del nostro Sindaco che ha avuto un mandato preciso dal voto popolare, quello di respingere l’idea di ubicazione di questo grande impianto poco utile alla comunità e di valorizzare quella porzione di territorio naturalmente vocata al paesaggio, al residenziale estivo ed al turismo lento».

mercoledì 16 Novembre 2022

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