Si è svolta nella serata di ieri, a partire dalle ore 20.00, all’interno del Chiostro delle Clarisse, la presentazione della ristampa del libro di Mons. Don Gaetano Valente, un progetto a cura dell’Associazione Festa Maggiore, a dieci anni dalla sua morte, dal titolo “Sovereto Tra identità e occultismo”, a quindici anni dalla sua prima pubblicazione.
Un momento di condivisione importante, moderato da Maria Teresa De Scisciolo, curatore editoriale, in cui l’identità terlizzese e la riscoperta della propria cultura diventano protagoniste indiscusse della nostra storia. Radici forti su cui creare un presente significativo e pensare ad un futuro al gusto del rinnovamento.
“Questo libro nasce nel 2008”- spiega Maria Teresa De Scisciolo, moderatrice della serata- “dalla voglia di dare alla nostra Festa Patronale importanza dal punto di vista religioso e non solo dal punto di vista folkloristico. Ha visto molteplici risorse spendersi ed investire il proprio tempo e le proprie energie in un progetto unico che va tramandato nel corso del tempo”
“Per tramandare alle nuove generazioni la nostra storia, è necessario raccontarla” l’invito del Sindaco Michelangelo De Chirico.
Preziosa la testimonianza di Don Roberto De Bartolo, parroco della Concattedrale di Terlizzi: “Questa sera la nostra opera è quasi quella di far risorgere la figura di Mons. Don Gaetano Valente, ma al tempo stesso la nostra identità di Fede”, annunciando, unitamente all’Assessora alla cultura Daniela Zappatore e alla Diocesi di Molfetta, un’importante novità per la città di Terlizzi: la struttura sita in via Sarcone diventerà un vero e proprio archivio di Don Gaetano Valente. Un luogo destinato alla cultura, alla bellezza, alla custodia delle nostre tradizioni.
“Un uomo elegante, delicato, fine, fiero, un grande pastore. Colui che, nella sua vita, ha provato a tenere unito il suo gregge, il popolo di Terlizzi, restituendo una storia comune in cui riconoscersi” ricorda Daniela Zappatore, Assessora alla Cultura.
Presenti durante la serata anche Girolamo De Bartolo, Presidente dell’Associazione Festa Maggiore, Michelangelo Matacchione, Presidente del Comitato Feste Patronali 2023, Giuseppe Cannarozzo, Presidente del Comitato Feste Patronali 2008 e Franco Barile, Presidente del Comitato Feste Patronali 2010. Tutti, con grande partecipazione, hanno sposato l’idea della ristampa con grande senso di responsabilità.
“Posso dirlo: questo libro era uno dei testi a cui Mons. Don Gaetano Valente era più legato” spiega Giuseppe Guastamacchia, pronipote di Don Gaetano Valente, la cui testimonianza, insieme alla presenza della nipote Raffaella Valente, mantiene vivida l’immagine di un uomo che, da sempre, ha contribuito alla valorizzazione del territorio cittadino.
Per concludere, l’intervento di Angelo D’Ambrosio, storico archivista, ospite d’eccezione della serata: “Un patrimonio di conoscenza inestimabile che Don Gaetano ha lasciato a tutti noi. Un panorama apprezzabile sotto diversi punti di vista, avendo a cuore i dettagli e le diverse sfaccettature delle nostre tradizioni. L’importanza del proprio passato e il valore della custodia: ingredienti che rendono coeso qualsiasi contesto sociale”.