Dopo cinque lunghi anni, domenica 10 Settembre torna la tradizionale “Festa del Ciuccio”: uno degli eventi più attesi e seguiti dai terlizzesi e non solo, in cui cultura, tradizione ed identità si intrecciano, creando un connubio perfetto.
La kermesse popolare, organizzata dall’omonima associazione, con il patrocinio del comune di Terlizzi, animerà la centrale Piazza Cavour. Ecco il programma completo qui di seguito:
Ore 17.30: Giro per la città della Bassa Musica Città di Terlizzi “Amici della Musica T. Marinelli” e inizio giochi a cura della Coop. Zorba in Piazza Cavour;
Ore 18.00: Esibizione degli sbandieratori città di Carovigno in Piazza Cavour;
Ore 18.30: Partenza della sfilata del “Ciuccio”, accompagnato dalla Bassa Musica città di Terlizzi “Amici della Musica T. Marinelli” e sbandieratori città di Carovigno. Inizio del gioco “Albero della cuccagna”, Musica a cura di dj Yelpo;
Ore 19.00: Esibizione (prima parte)delle ballerine acrobate danzatrici Valeria Piccininno e Caterina Volpe, esibizione dell’artista di strada Mone Monè Simone Tuosto, esibizione dell’artista terlizzese Annalisa Marella, in arte “Deva”. In seguito all’arrivo del ciuccio in Piazza Cavour, spettacolo degli sbandieratori della città di Carovigno.
A seguire flashmob a cura della Scuola di Ballo New Club Magica Dance 1 di Roberta Angarano ed Anna Erriquez, esibizione (seconda parte) delle ballerine acrobate danzatrici ed esibizione di Mone Monè Simone Tuosto, con un medley della cantante Deva.
Ore 22.20: Spettacolare accensione del Ciuccio con fuochi pirotecnici a cura della ditta Pyrotek Italia.
La novità di questa edizione sarà proprio un carretto d’epoca messo a disposizione dal museo d’arte contadina del Comune di Terlizzi, durante la sfilata, dedicato al compianto Damiano Paparella.
Un ringraziamento speciale da parte dell’associazione “Festa del Ciuccio” agli sponsor che hanno contribuito alla manifestazione, al comune di Terlizzi e all’Assessora alla Cultura Daniela Zappatore per aver creduto nell’iniziativa, alla famiglia Paparella per il carretto d’epoca e al signor Luigi Piccolomini, proprietario dell’asino.